Cronaca

Rifiuti, penale di 570mila euro del Comune ad Akrea per la bassa percentuale di differenziata

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Tra il Comune ed Akrea spirano venti di guerra. Con una lettera inviata al presidente Antonio Bevilacqua, l’ente ha chiesto il versamento di circa 570 mila euro a titolo di penalità per il mancato raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata. "Dalle relazioni mensili trasmesse da Akrea spa ultima delle quali quella relativa al mese di novembre 2022 – scrivono dal settore tutela dell’ambiente – il dato di %RD è inferiore al 25%, obiettivo fissato dall’art. 9 del contratto da raggiungersi al 30.6.2021". Di conseguenza "viene a determinarsi una riduzione del canone annuo quale penale da applicare alla società".
Entro il 9 febbraio, Akrea deve versare 569.462 euro, "fermo restando le ulteriori verifiche che questo settore sta espletando in ordine al rispetto del contratto" scrivono a Bevilacqua il dirigente ed il responsabile del settore, Francesco Iorno e Danilo Pace. Al Comune, infatti, si riservano anche "di valutare le penali da applicare" per il mancato raggiungimento degli obiettivi successivi, nello specifico il 45% entro dodici mesi dal contratto del 31 dicembre 2020, ed il 65 entro 24 mesi, cioè alla scadenza del 2022.
Sembra che a piazza della Resistenza non abbiano gradito l’autonomia gestionale dimostrata con l’acquisto delle nove isole ecologiche informatizzate entrate in funzione da pochi giorni su via XXV Aprile. Il primo vero investimento dopo tanti anni per la società dei rifiuti urbani, per il quale la nuova gestione Bevilacqua ha fatto ricorso al credito d’imposta ed ai fondi di Industria 4.0. Una mossa che ha sorpreso tutti e che ha gettato una nuova luce sulle capacità gestionali di Akrea; una mossa con la quale la società si è dotata dei mezzi che da anni avrebbe dovuto fornirgli l’Ente per raggiungere il 25% di raccolta differenziata.