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Serie C, il Crotone fermato allo Scida dal Messina: rocambolesco 3-3

Crotone Messina 3 3  23

CROTONE – Vatti a fidare delle apparenze. Di un mini-ciclo che aveva alimentato aspettative nuovamente ‘pugnalate’ da un pareggio domestico che si porta dietro il sapore amaro di un passo falso. Nelle montagne russe di un pomeriggio di botte e risposte infinite, il Crotone si ritrova tra le mani un misero punticino e la netta sensazione di aver sciupato una ghiotta occasione per prolungare la serie di acuti dopo quelli contro Foggia e Giugliano. La dinamica pareva identica, con l’immancabile handicap dell’avvio horror e di una rimonta confezionata in un tempo. Ma stavolta l’esito non è stato quello auspicato, perché il botta e risposta è proseguito nella seconda parte e il prodotto finale ha presentato un 3-3 che racconta molto delle fragilità difensive di una squadra inaffidabile e vulnerabile ogniqualvolta la palla transita nel proprio cortile, ma allo stesso tempo molto efficace in zona d’offesa: un disequilibrio che tradisce lacune e imperfezioni, limiti che evidentemente non permettono una navigazione sicura e tranquilla laddove abitano le candidate più autorevoli. E gli interrogativi tornano a farsi ingombranti. Offuscando in parte anche la straordinaria vena di Tumminello e Gomez, nuovamente a bersaglio con uno score personale di 6 e 5 reti già in cassaforte, ma stavolta insufficiente per confezionare un successo pieno.
Zauli presenta il 3-5-2 che ormai è diventato il brand della casa. Al centro della difesa torna Gigliotti, e Bove si accomoda in panchina in ossequio alle rotazioni indicate dall’allenatore. In mezzo al campo trio confermato con Tribuzzi e Crialese ad operare sugli esterni. In attacco scontata la conferma del tandem Gomez e Tumminello. Pronti via e succede quello che avviene senza sosta da cinque partite: Crotone sotto dopo neppure dieci minuti, stavolta con la conclusione concessa comodamente dalla distanza a D’Amaro che indovina l’angolino e porta avanti il Messina. Crotone stordito e chiamato all’ennesima scalata. Una prova che sta diventando consuetudine, e che incredibilmente si manifesta anche in questa circostanza. Le prove generali sono la traversa colpita da D’Ursi con un pregevole ‘tiro a giro’. Ancora più clamorosa la tripla occasione che i rossoblù divorano nella stessa azione, presagio sinistro di una giornata storta. A rimettere le cose a posto è Tumminello, il più lesto ad avventarsi su una corte respinta del portiere peloritano e a depositare con un comodo tap in. Galvanizzato dal pari, il Crotone continua ad attaccare a testa basse e proprio nel finale di tempo opera il sorpasso con un altro must della stagione: le palle inattive. Su battuta da calcio d’angolo, Petriccione deposita la sfera sulla testa di Gomez che la piazza a fil di palo e manda i rossoblù in vantaggio all’intervallo. Nella seconda parte di gara il Crotone cerca un controllo più ragionato, ma il peccato originale torna a materializzarsi quando un traversone radente dei giallorossi trova la difesa pitagorica addormentata con il piede di Luciani che infila Dini. Tutto da rifare ma Crotone ancora una volta feroce nel rimettere la freccia: è ancora Tumminello il finalizzatore seriale, bravo stavolta a raccogliere l’invito di Tribuzzi e concludere con un sinistr preciso. Lo Scida è in sollucchero, ma non è ancora finita. In questa fase il Crotone abbassa i giri del motore e soprattutto la fetta di campo coperta. Zauli toglie Gomez, tra lo stupore generale, inserendo Giannotti con evidente messaggio di una gestione più densa del campo. Ma in questo modo si perde un prezioso riferimento offensivo e il Messina prende coraggio, pur senza far paura. Ma per far male al Crotone non serve neppure sforzarsi oltre misura, e difatti in una incursione messinese apparentemente senza effetti, arriva la conclusione dal vertice dell’area di Polito che trova il ‘sette’ e riporta il match clamorosamente sul 3-3. Lo sconforto è inevitabile, ma sul fronte opposto il Crotone avrebbe subito una colossale situazione da ‘uno contro uno’ con Vuthaj lanciato nello spazio, ma l’attaccante calcia debolmente in bocca al portiere ospite sprecando l’ultima vera occasione. I rimpianti traboccano, e fanno il paio con l’illusione che si era generata dopo le due vittorie consecutive. Ma la realtà racconta una verità amara, e che raffigura un Crotone inaffidabile e fragile nonostante il cuore, la volontà e anche un atteggiamento più convinto e propositivo. I limiti strutturali restano tali, e serviranno razioni supplementari di lavoro per trasformarli. Anche perché non può bastare aver alzare la percentuale realizzativa se parallelamente lievita anche quella dei gol incassati. Numeri che rendono ‘monca’ un’opera che merita di essere valorizzata, limitando la scia di rimpianti che si porta dietro.
CROTONE 3
MESSINA 3

MARCATORI: 8’pt Giunta (M), 39’pt e 12’st Tumminello (C), 46’pt Gomez (C),  4’st Luciani (M), 34’st Polito (M)
CROTONE: Dini; Leo, Loiacono, Gigliotti (17’st Bove); Tribuzzi (27’st Giannotti), Petriccione, Felippe, Vitale (5’pt D’Ursi), Crialese; Tumminello (27’st Vuthaj), Gomez (17’st Bruzzaniti). A disp. : Lucano, Martino, Spaltro, Schirò, Giron, Cantisani, Pannitteri. All. Zauli
MESSINA: Fumagalli; Lia, Polito, Pacciardi, Ortisi; Giunta (27’st Zunno), Buffa (33’st Franco), Scafetta (27’st Frisenna), Cavallo (1’st Emmausso), Luciani, Ragusa (27’st Firenze). A disp. : De Matteis, Darini, Franco, Ferrara, Salvo, Zammit. All. Modica
Arbitro: Caldera di Como
Ammoniti: Scafetta (M), Tumminello (C), Leo (C), Giannotti (C)
Spettatori: 4.401