Cronaca

Swap party, domenica 3 dicembre la ‘Festa dello scambio’ per sensibilizzare su riciclo e ambiente

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Socializzazione, ambiente, riciclo. Condivisione. Sono alcuni degli ingredienti che animeranno lo ‘Swap party’, l’iniziativa di raccolti di accessori che si pone quale obiettivo, appunto, lo scambio della merce. Con molteplici finalità che lo accompagnano. Un’idea nata e sviluppata per la prima a volta a New York nel 2008 e poi esportata in Europa con passaggi a Londra, Berlino, Milano e Roma. A Crotone l’iniziativa arriva grazie all’impegno di Dalila Venneri ed Elisa Timpano, che domenica 3 dicembre proveranno a mettere in pratica la missione di un evento di sensibilizzazione verso temi di natura sociale e ambientale che interessano tutti.  Nello specifico, i partecipanti portano abiti e accessori in buone condizioni, se non addirittura nuovi, che non utilizzano e li scambiano con gli oggetti degli altri partecipanti. 
A Crotone l’appuntamento è in piazzetta Immacolata a partire dalle ore 10. Si comincia con la consegna della merce, con la valutazione e la successiva assegnazione del colore. Si consegneranno dei gettoni colorati in base al valore, che è in sostanza la moneta di scambio: verdi (cheap), giallo (medium) e fucsia (expensive). Saranno esposti gli articoli e si darà poi il via alla consegna della merce. Lo scambio include abbigliamento e accessori uomo, donna e bambini. 
Sarà accettata soltanto merce in buone condizioni, senza macchie e difetti. E si valuterà lo stato di usura, qualit e brand. Si è liberi di accettare le valutazioni ritirando i gettoni, prendendo parte allo Swap o godendosi soltanto la festa.
Dopo il brunch proposto da Mara Vinarte, dalle 14,30 inizierà lo scambia della merce con l’apertura dello Swap Party. Il programma prevede anche l’intrattenimento per i bambini e la musica che sarò affidata a Giuseppe Laratta. Special guest Eva Geist.
Il tema è semplice: incontrare persone e scambiare abiti e accessori usati, per allungare la vita dei prodotti, ridurre gli impatti ambientali e le spese per il cambio di stagione.  In questo modo è possibile aggiornare il proprio guardaroba senza dover spendere denaro rimettendo, allo stesso tempo, in circolo ciò che per noi non ha più interesse.
“La nostra è una missione ambientale – spiegano le organizzatrici – l’industria del fashion ha un impatto forte. Noi lo facciamo anche per sensibilizzare il tema del riciclo, e speriamo possa avere un ritorno importante in questo senso. Per rendere l’idea dell’importanza del riciclo, infatti, basi pensare che occorrono circa 7.500 litri d’acqua per realizzare un singolo paio di jeans”.