Cronaca

Demolizione palazzo Mangeruca, chiuso tratto 106. Presenti un ministro, un vice ministro e il comandante generale dei Carabinieri

mangeruca

A conclusione di un iter giudiziario durato 16 anni è stata fissata per la mattinata di domenica prossima, 17 dicembre, la data per l’abbattimento di palazzo Mangeruca, un edificio abusivo di sei piani esteso 6 mila metri quadrati, realizzato lungo la strada statale 106 in territorio di Torre Melissa, a ridosso di un tratto di mare fra i più suggestivi della Calabria. L’immobile, adibito a mobilificio, venne sequestrato nel 2007 a Costantino Mangeruca, ritenuto vicino alla cosca Farao Marincola di Cirò, nell’ambito dell’operazione Piazza Pulita e definitivamente confiscato nel 2012. Il Comune di Melissa, dopo diversi anni, è riuscito ad ottenerne la concessione dall’Agenzia nazionale dei beni confiscati per poter utilizzare il finanziamento concesso dalla Regione Calabria che il 15 maggio 2022 ha approvato, su proposta dell’allora assessore al Turismo, Fausto Orsomarso, una delibera che stanziava 700mila euro per demolire l’ecomostro e realizzarvi un’area camper da 35 posti.
Domenica quindi palazzo Mangeruca verrà fatto implodere, con la tecnica della distruzione controllata, attraverso la contemporanea esplosione di 400 kg di dinamite in microcariche. Per l’occasione Anas ha interdetto un tratto della strada statale 106 che costeggia la zona della frazione Torre Melissa, lunga circa 15 chilometri dalle 8 di domani fino alle 15 di domenica.
Incaricata della demolizione ed eliminazione degli ecomostri con la tecnica innovativa della demolizione controllata è la Società Impresa Lavori Stradali (LVS) Srl, esperienza imprenditoriale operativa in Calabria dal 1989, punto di riferimento per le grandi opere pubbliche e che negli anni ha implementato il suo know-how grazie all’introduzione della new engineering. Lo star all’esplosione dei 400 kg di esplosivo gelatinoso alloggiati nei 750 fori che sono già stati praticati nell’edificio, sarà dato dall’interno della cabina di detonazione che attiverà gli oltre 2 km di miccia stesi lungo tutto il perimetro e la superficie dell’immobile che sarà innescata ad una velocità di 7.500 metri al secondo.
Per proteggere la struttura commerciale adiacente all’area cantiere sarà installata una schermatura fonoassorbente che la proteggerà dai detriti e dal vuoto d’aria dell’esplosione. Inoltre, attorno ai 33 metri d’altezza del Mangeruca saranno predisposti dei muri d’acqua, ognuno con all’interno micro-cariche di esplosivo che saranno azionate in contemporanea all’implosione per contribuire alla riduzione delle polveri. Infine, per assorbire il lancio di materiale frantumato, i diversi piani dell’edificio sono già stati rivestiti con reti contenitive, atte a contenere i vari frammenti di calcestruzzo generati dall’esplosione.
Sul tratto stradale della SS 106, in corrispondenza del fabbricato sarà realizzato un pacchetto stradale composto da geotessile e sabbia per attutire eventuali cadute di detriti, mentre in corrispondenza del centro urbano saranno installati dei sismografi che monitoreranno eventuali movimenti alle strutture.

All’evento, tra le ore 10 e le 12 di domenica, sarà presente il governatore calabrese Roberto Occhiuto il quale ha annunciato che assisteranno alla demolizione dell’immobile anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, il vice ministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, e il generale Teo Luzi, comandante generale dell‘Arma dei Carabinieri.