Cronaca

Bonifica industriale, il commissario formalizza la richiesta dell’Esercito per "passare dalle parole ai fatti"

Il generale Emilio Errigo e l'ad di Eni Rewind, Paolo Grossi davanti alle opere di protezione a mare delle discariche industriali di ARmeria e 'Farina di trappeto'
Il generale Emilio Errigo insiste sulla necessità di avvalersi delle Forze armate per portare avanti la bonifica del sito industriale d’interesse nazionale di Crotone. “Bisognerà passare dalle parole ai fatti già nel primo trimestre del 2024” scrive il commissario straordinario in una lettera inviata a Roma per avere un incontro con il capo di Gabinetto del ministro della Difesa, generale di Corpo d’armata Giovanni Maria Iannucci.
"Qualora ci fossero ritardi ingiustificati", Errigo anticipa a Iannucci la richiesta di potersi avvalere, come previsto dalla legge, "di reparti specializzati, addestrati e qualificati delle singole Forze armate dell’Esercito, della Marina militare, dell’Aeronautica militare e dell’Arma dei carabinieri". In particolare, delle unità operative del 7° reggimento difesa nucleare biologica e chimica (Cbrn) ‘Cremona’.
"Crotone non vive solo la contaminazione delle proprie terre" ricorda il commissario, c’è "la necessità urgente di procedere anche alla caratterizzazione dei 1.469 ettari di mare dell’ampio specchio acqueo antistante la zona ex industriale ricadente nel perimetro Sin; a tale scopo, qualora non ci fossero altre alternative, si potranno impiegare i reparti del Genio militare, del Genio navale e l’Istituto idrografico della Marina militare italiana".
Da una parte, bisogna accertare "le responsabilità ambientali" alla base della "contaminazione marina" e della "relativa Ordinanza di divieto di pesca, balneazione e attività sportiva della Capitaneria di porto" che hanno portato, spiega, "ad un aumento statistico della disoccupazione". Dall’altra, "ove fosse necessario, si dovranno bonificare le acque e i fondali marini individuando e chiamando ad indennizzare i colpevoli".
Il tutto, puntualizza Errigo, in una cornice di "lavoro di squadra in stretta cooperazione con il sindaco Vincenzo Voce, il presidente della Provincia Sergio Ferrari e le altre Autorità locali e regionali, fermo restando il diritto di avvalimento previsto di Sogesid, di Ispra e di Arpacal".