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Serie C, il Crotone cala il tris al Catania e riparte nel 2024 con nuove certezze

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La prepotenza di un acuto sublime, di un tris d’autore che inaugura il 2024 ricco di contenuti succulenti e invidiabili. Il Crotone entra in scena nel nuovo anno spazzando via quell’impercettibile focolaio presentato dalla sbandata prenatalizia contro l’Avellino. Un ko episodico, e il ritorno sul palcoscenico dopo l’interruzione del torneo ripropone concetti e principi che il Crotone aveva esposto per una lunga fase. Un menù con ampie portate e senza sbavature: il tris rifilato al Catania rappresenta il risultato più ampio stagionale allo Scida, bissando quello di Monopoli dello scorso 17 dicembre. Insomma, l’identità e le certezze sono rimaste intatte, e la rincorsa continua, impreziosita dal mezzo passo falso domestico della Juve Stabia che ha rilanciato le ambizioni delle dirette concorrenti inciampando contro il Monterosi. Un segnale incoraggiante anche per il Crotone, chiamato a rispondere presente e pienamente sintonizzato sul torneo, senza effetti dalla sosta. E con due ‘prime volte’, quelle di Giron e Vinicius, oltre alla conferma di Gomez, al nono centro stagionale.
LA PARTITA
Tocca a Vuthaj rilevare compiti e lavoro di Tumminello, mentre in difesa la novità è la presenza di Gigliotti al centro con Papini e Loiacono ‘braccetti’, con quest’ultimo un po’ a sorpresa sistemato sul centrosinistra. Nel Catania degli ex spacca la presenza di Chiricò assieme a Zanellato a Curado, mentre Di Carmine parte inizialmente dalla panchina.
Le vittorie delle dirette concorrenti avvenute il giorno precedente obbligano il Crotone a non fare troppi calcoli. Serve aggredire l’avversario, e difatti atteggiamento e approccio dei rossoblù sono quelli auspicati da Zauli. Il primo quarto d’ora si gioca però in un’atmosfera surreale per la protesta silenziosa della curva rossoblù a seguito del divieto delle autorità competenti di concedere l’accesso ai tifosi siciliani nel settore ospiti, interessato da lavori di adeguamento e per questo inibito al pubblico.
Nel frattempo il Crotone prova subito a fare intendere le proprie intenzioni, e la manovra si sviluppa con continuità e convinzione, appoggiando idee e trame a turno su entrambe le corsie. Le occasioni non mancano, e quella più ghiotta capita sui piedi di Gomez che si assiste da solo ma la conclusione da comoda posizione finisce in curva. Il preludio del gol che appena scoccata la mezzora riscalda lo Scida: la firma è di Giron, letale col suo mancino con una punizione violenta che spezza l’equilibrio e mette il match sul binario ipotizzato. Il Catania mostra poca lucidità e confusione, anche se in un paio di circostanze costruisce potenziali pericoli che procurano qualche grattacapo ma si dissolvono nel nulla.
Nel secondo tempo, come spesso accade quando c’è una situazione di vantaggio, il Crotone abbassa i giri del motore, e questo atteggiamento e permette al Catania di piazzare le tende nell’area nemica per una decina di minuti abbondanti nel corso dei quali la squadra di Zauli si limita a contenere la sfuriata affidandosi a ripartenze che diventano sempre ipotesi di assalto. E su una di queste si avventa Vuthaj che vince il duello con il diretto avversario e viene steso al limite. Sarebbe rosso automatico per Quaini, ma il direttore di gara tra l’incredulità generare estrae solo il giallo. La punizione di Giron si stampa sulla barriera, ma l’esultanza è solo rimandata, ed è la sublimazione della ripartenza, con Petriccione ispiratore per Gomez, spietato nella conclusione di sinistro che piega le mani del portiere siciliano. Il Catania prova a rialzare la testa, ma le palle che transitano dai piedi di Chiricò finiscono in Curva. La partita scorre con un copione ormai consolidato, ma c’è ancora spazio per un acuto da applausi. Lo confeziona Vinicius, protagonista di una gemma che infiocchetta il match, una prodezza assoluta del brasiliano che irrompe di prepotenza su una sfera vagante appena dentro l’area avversaria, accelera tagliando fuori la difesa etnea e poi con classe cristallina deposita con eleganza alle spalle del portiere siciliano. Un premio meritato per la scoperta più lieta della stagione.
E’ il punto esclamativo su un duello impari, che accende il 2024 del Crotone con una esibizione che conforta e offre contenuti di elevato spessore in una rincorsa che merita questo genere di iniezioni settimanali.
CROTONE 3
CATANIA 0

MARCATORI: 33’pt Giron (Cr), 28’st Gomez (Cr), 40’st Vinicius (Cr)
CROTONE: Dini; Papini, Gigliotti, Loiacono; Tribuzzi, Petriccione (39’st Pannitteri), Vinicius, D’Ursi (35’st Bruzzaniti), Giron; Vuthaj (20’st Vitale), Gomez. A disp. : D’Alterio, Lucano, Crialese, Spaltro, Jurcec, Schirò, Felippe, Rojas, Cantisani. All. Zauli
CATANIA: Bethers; Curado, Lorenzini (28’st Cicerelli), Castellini; Rapisarda, Zammarini, Quaini (21’st Welbeck), Zanellato (21’st Dubickas), Celli; Chiricò, Costantino (21’st Di Carmine). A disp. : Livieri, Macri, De Luca, Deli, Popovic, Albertoni. All. Lucarelli
Arbitro: De Angeli di Milano
Ammoniti: Vuthaj (Cr), Papini (Cr), Zanellato (Ca), Quaini (Ca), D’Ursi (Cr)
Spettatori: 4.096