Cronaca

VIDEO – Oltre 250 trattori sulla 106, agricoltori protestano contro politiche comunitarie

CROTONE – Una fila di trattori lunga quasi 7 km dalle 8.30 di lunedì 22 gennaio percorre la statale 106. Si tratta dell’iniziativa di carattere nazionale promossa autonomamente dagli agricoltori che protestano contro le cosiddette normative Green dell’Unione europea e sul costo dei carburanti. Una protesta di carattere continentale visto che già da qualche settimana simili iniziative si svolgono in Germania e Francia. A Crotone gli agricoltori del territorio hanno risposto in massa da ogni parte della provincia: oltre 250 trattori hanno invaso prima il piazzale Casillo in località Passovecchio e si sono successivamente messi in marcia sulla statale 106 in direzione Steccato di Cutro da dove sono poi tornati nel primo pomeriggio verso Crotone. La mobilitazione, come hanno anticipato gli organizzatori, a meno di ripensamenti proseguirà anche nei prossimi giorni. Alla Questura di Crotone è stato inviato un preavviso di mobilitazione per i giorni 23 e 24 gennaio. La protesta, che non è promossa da sindacati o associazioni di categoria, vuole accendere i riflettori sulle normative Ue che penalizzano l’agricoltura soprattutto nei paesi del sud Europa, Italia in primis.

“Ci ribelliamo – spiega Pietro Megna, uno degli organizzatori – contro le leggi comunitarie, le normative Green, che vorrebbero imporci tempi e scelte nelle coltivazioni. Le leggi per il Nord Europa non possono essere applicate a tutti. La Ue ci obbliga a fare rotazioni di produzioni che per noi sono antieconomiche. Ad esempio, dicono che ogni 5 anni dobbiamo coltivare gran due volte; noi nel crotonese abbiamo terreni che si possono coltivare solo a grano e quindi dovremmo stare fermi per troppo tempo. In questo modo si rallentano le produzioni e si penalizza il Made in Italy facilitando l’ingresso di prodotti stranieri, come il grano dal Canada, o l’utilizzo di farine sintetiche o di insetti visto che anche il governo italiano nella Gazzetta ufficiale del 29 dicembre ha autorizzato l’utilizzo di questi prodotti: altro che Made in Italy”.
L’altro punto caldo che motiva la protesta è il caro carburanti: “Ci vogliono togliere il gasolio agevolato – dice sempre Megna – che poi agevolato non lo è più visto che oggi paghiamo un litro di gasolio 1,50 mentre qualche anno fa pagavamo a 60 centesimi”. L’aumento del costo del gasolio – che serve per i trattori, ma anche per le pompe di sollevamento dell’acqua – naturalmente va ad incidere sui prezzi dei prodotti agricoli al cliente finale. “Il governo – aggiunge Megna – inoltre, prevede di togliere anche questa minima agevolazione sul gasolio che farebbe schizzare alle stelle i prezzi delle produzioni”
L’ultimo punto è di carattere più locale ma non troppo. Gli agricoltori crotonesi chiedono l’abolizione dei Consorzi di bonifica: “Se non paghiamo il Consorzio ci bloccano i fondi europei – dice Megna -, ma a noi il Consorzio di bonifica, a parte le condotte idriche, adesso non dà altri servizi, perché dovrei pagarlo? Per mantenere gli stipendi dei dirigenti?
La protesta, che comunque non ha mai bloccato la Statale 106, sta causando fortissimi rallentamenti lungo il tratto da Crotone a Steccato di Cutro.