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Cerignola-Crotone, Zauli incredulo: "La peggiore sconfitta della mia gestione, rifletteremo su cosa non ha funzionato"

zaulila

Lamberto Zauli è il ritratto della delusione. E non potrebbe essere altrimenti visto il verdetto dagli incredibili contorni che hanno caratterizzata la campagna di Cerignola. Dal confortante 0-2 del primo tempo al 4-2 che ha ribaltato verdetto e certezze. Un secondo tempo di rara bruttezza che lo stesso allenatore ha osservato attonito, incredulo, stordito. Senza riuscire a darsi spiegazioni razionali. E con la cruda realtà di un ko che rimette in discussione tante sicurezze cementate lungo un percorso che ha incrociato un clamoroso e imprevisto capitombolo. Da analizzare, approfondire e studiare con attenzione. Per derubricarlo a una parentesi irripetibile.
“La spiegazione è che abbiamo disputato un secondo tempo pessimo – racconta -, sotto tutti i punti di vista. Evidentemente abbiamo pensato che la partita era finita, e non c’è errore più grande da commettere. Perché le partite vanno giocate e lottate fino all’ultimo. Invece dopo il 2-1 gliel’abbiamo regalato con errori importanti, loro hanno preso ulteriore coraggio mentre noi l’abbiamo perso. Non abbiamo più giocato, palleggiato e trovato le punte, ma abbiamo aspettato che la squadra avversarie facesse il suo gioco. Il rammarico è enorme, perché abbiamo buttato via una partita che sembrava in mano e costruita con un ottimo primo tempo”.
Una rimonta simile a quella di Benevento dello scorso ottobre. Ma quella attuale Zauli ritiene anche peggiore. “Questa la mette peggio rispetto a quella di Benevento. Quella la reputo una sconfitta figlia di episodi, mentre qui siamo usciti improvvisamente dalla partita senza più rientrarci. La peggiore da quando sono io in panchina a Crotone. Non ho riconosciuto niente della mia squadra. C’è poco da dire, è una sconfitta che ci lascia l’amaro in bocca. E’ bastato un secondo tempo per buttare via una vittoria che sarebbe stata importante per il nostro percorso. Rifletteremo su quello che è successo perché vogliamo dare ancora seguito a quanto costruito nell’ultimo periodo e dare continuità. Non vogliamo mollare niente
Nel finale Zauli ha anche incassato il cartellino rosso per una protesta che il direttore di gara ha giudicato ‘irriguardosa’, anche se l’allenatore aveva evidentemente intenzioni più miti. “E’ stata figlia del nervosismo, dopo lo svantaggio il loro portiere stava perdendo tempo e siccome in precedenza aveva ammonito Dini stavo chiedendo quale fosse la differenza. Mi sono avvicinato all’assistente e avvicinandomi l’ho sfiorato con la schiena e lui ha interpretato questa mossa come una polemica irriguardosa, ma non era certo questo il mio intento. Dispiace, ma non ho usato alcun termine particolare”.