Cultura e spettacoli

Consegnati i premi Giovanni Grillo, per non dimenticare gli internati militari

“Nell’anima di ogni popolo risiede un tesoro inestimabile che fa luce sul passato, rischiara il presente e indica il futuro. Questo tesoro si chiama Memoria”. Ha esordito così Michelina Grillo nel suo intervento durante la cerimonia di consegna del Premio Nazionale Giovanni Grillo svolta giovedì 25 gennaio nella Sala Regina della Camera dei Deputati.  Il concorso, dedicato alle migliaia di Internati Militari italiani della Seconda Guerra Mondiale, è ideato e promosso dalla Fondazione Giovanni Grillo e si svolge in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito e con il patrocinio del Ministero della Cultura, dell’Aeronautica Militare, dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri, di Rai per la Sostenibilità e Media Partnership di Rai Cultura. Obiettivo dell’edizione 2024 è stato far riflettere gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado sul valore della memoria, intesa come bene comune di ogni popolo, da cui trarre l’ispirazione per un rinnovato impegno sociale. 
“La Memoria immaginatela con la M maiuscola, non è solo il catalogo degli avvenimenti che hanno scandito il nostro cammino storico: è quella forza invisibile che ci avvolge, che definisce la nostra identità e modella il nostro carattere. Un popolo senza memoria non è un popolo consapevole” ha proseguito Michelina Grillo rivolgendosi agli studenti presenti nella Sala Regina. 
Michelina Grillo è figlia di Giovanni Grillo, militare italiano originario di Melissa internato per non aver aderito al nazifascimo. Una vicenda quella di Grillo e di altre migliaia di militari italiani che rifiutarono di stare dalla parte dei tedeschi che è poco conosciuta. Per questo da anni (il Premio è alla  sua nona edizione) Michelina Grillo lavora per non far perdere la memoria di quanto accadde. Una missione, la sua, che affonda le radici nella drammatica vicenda familiare vissuta, in quanto Giovanni Grillo, internato militare, al quale è intitolato il premio, tornò dal luogo di prigionia in un lager segnato nel fisico, ma sempre forte nelle sue convinzioni ideali di uomo libero e servitore della Patria: “Noi impariamo dal passato, selezioniamo, valutiamo, come avete fatto voi che, probabilmente, non avevate mai sentito parlare degli Internati Militari fino ad oggi. E la presa di coscienza della tragedia che ha colpito chi era nei campi nazisti e chi, a casa, non sapeva nulla del destino dei propri cari, non può essere passata sulle vostre menti e sui vostri cuori senza un minimo di riflessione, senza una reazione. Quella degli internati  Militari Italiani è una vicenda – ha sottolineato Michelina Grillo –  spesso trascurata sia dal punto di vista storico-culturale, sia sul piano politico. Grazie a voi, noi ricordiamo oggi tante giovani vite che hanno amato la Patria e sacrificato la loro vita per dei valori che oltrepassavano la loro stessa vita. Perché la parola Patria, che è una parola non ideologica, coincide esattamente con il suo significato, in tante lingue: la terra dei padri, e dei padri dei padri.  Gli Internati Militari italiani, rifiutandosi di aderire al nazifascismo, sacrificarono volontariamente e consapevolmente la loro vita, indicando così la via dell’impegno in difesa del Paese ed aprendo la strada a un cammino nel segno della democrazia e della pace”.
Anche il vicepresidente della Camera dei deputati, Cesare Mulè, ha ricordato gli internati italiani, “800 mila persone, 650 mila militari, prese e rubate alla loro vita quotidiana perché non giurarono fedeltà al nazifascismo”. Quindi riferendosi a Giovanni Grillo ha detto: “è stato l’esempio quotidiano nell’essere retti rispetto ad una missione civica e civile che ognuno di noi ha”. Anche il ministro della difesa, Guido Crosetto, ha inviato un messaggio per la cerimonia di consegna dei premi: “La storia degli internati militari è un promemoria cruciale della necessità di difendere i diritti umani e la dignità di ogni individuo indipendentemente da circostanze politiche e storiche e la memoria collettiva è simbolo che ci unisce tutti come cittadini e custodi dei valori della nostra civiltà”.
A ricevere il premio per quanto riguarda gli Istituti secondari di primo grado, la commissione di valutazione ha attribuito il Premio all’elaborato “Quello che le foto ci dicono” – video – presentazione sito internet- realizzato dalla classe 2°B della Scuola Media Giovanni Pascoli di Polcenigo – Istituto Comprensivo Zanzotto di Caneva (PN).
Per gli Istituti secondari di secondo grado, il Premio è andato, ex aequo, agli elaborati “Liberi di scegliere” – video – realizzato dalla classe 4°E dell’Istituto Istruzione Superiore “Benvenuto Cellini” di Firenze; ”Never forget” – cortometraggio – realizzato dalla classe 5°A dell’Istituto Istruzione Superiore “Camillo Rondani” di Parma.
Menzioni speciali sono andate agli elaborati: “La marcia del soldato” – Canzone – realizzata dalla classe 2°B dell’Istituto Comprensivo Statale “M. Buonocore – A. Fienga” di Meta (NA); “Giorno 22 Novembre” – video – realizzato dalle classi 2°F e 3° B dell’istituto Comprensivo Statale “Dante Alighieri” di Salzano (VE).