Bonifica industriale

Paur, nulla di fatto ed il Generale paventa il ricorso ai poteri straordinari

Eni vuole smaltire i rifiuti a Sovreco, la Regione sollecita un nuovo progetto e ricorda che, tocca alla Prefettura autorizzare la discariche ad accogliere e i tenorm

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Via Leonardo Da Vinci, l'ex strada Consortile realizzata sulle discariche industriali a mare e per questo motivo destinata ad essere temporaneamente smantellata
Nulla di fatto alla conferenza dei servizi per la modifica del piano di smaltimento dei rifiuti della bonifica industriale. Eni Rewind non ha intenzione di arretrare di un millimetro rispetto alla sua richiesta di smaltire i rifiuti a due passi dalla città, nella discarica dei fratelli Vrenna. Dal canto loro gli enti locali, Comune in testa, spingono per la soluzione fuori dai confini calabresi, come ha stabilito la conferenza dei servizi che nel 2019 ha approvato il progetto operativo di bonifica.
La vexata quaestio riguarda il Paur, l’autorizzazione unica regionale che obbliga la società a trasferire i rifiuti dell’ex Pertusola Sud e delle discariche a mare al di là della Calabria. Ma cambiarlo non spetta alla Regione, hanno ribadito i tecnici della Cittadella nell’incontro di questa mattina a Roma, la quale non avrebbe fatto altro che recepire le istanze del ministero dell’Ambiente cristallizzate nel decreto che ha dato il via libera, quattro anni fa, al progetto di Eni. L’incipt deve partire dal ministero, che sarebbe pure disposto ad avviarlo, ma non basta ritirare la prescrizione relativa allo smaltimento dei rifiuti per innescare la modifica, hanno puntualizzato i rappresentanti del dipartimento tutela ambiente della Regione, il meccanismo non è automatico se la società non ripresenta un nuovo progetto. Inoltre, la discarica di Sovreco per ricevere i tenorm – i rifiuti del processo di produzione del fosforo – deve essere autorizzata dall’apposita commissione prefettizia istituita presso l’ufficio territoriale di Governo di Crotone.
Si profilano tempi biblici se Eni Rewind continua a pretendere di cambiare le carte in tavola smaltendo i rifiuti pericolosi a Crotone. Non ci sono altre soluzioni sostengono a San Donato Milanese, mentre il sindaco Voce ha ribadito a Roma che i rifiuti debbono essere portati fuori dalla Calabria e non spostati di pochi metri. Per questo motivo le parti si ritroveranno di nuovo a Roma, faccia a faccia nella conferenza dei servizi decisoria. Sempre che il commissario per la bonifica non proceda d’imperio. Questa mattina il generale Emilio Errigo ha auspicato una soluzione condivisa, non mancando di sottolineare che Eni sta facendo tutto quello che è nelle sue possibilità per andare incontro alle esigenze della città. Diversamente si vedrà costretto ad utilizzare i poteri conferitigli dal decreto di nomina, che lo autorizzano, tra le altre cose, ad emanare ordinanze straordinarie scavalcando le parti in causa.