Operazione ikaros

Falsi permessi di soggiorno, Appello conferma condanne per avvocati crotonesi

Concluso il processo di secondo grado che vede imputati professionisti, mediatori culturali e agenti delle forze dell'ordine. Confermata l'assoluzione del poliziotto Rocco meo

operazioen Ikaros

La Corte di Appello di Catanzaro il 17 maggio ha confermato quasi integralmente la sentenza di primo grado del Tribunale dei Crotone che riguardava alcuni avvocati, agenti e mediatori culturali accusati di aver facilitato l’ingresso di cittadini extracomunitari in Italia attraverso un giro di permessi falsi fatti avere agli immigrati.
I professionisti erano stati coinvolti nell’operazione Ikaros, eseguita il 17 febbraio 2021 dalla Squadra mobile della Questura di Crotone. Indagine attraverso la quale è stato svelato che a Crotone esisteva un giro di permessi di soggiorno ottenuti grazie ad un complesso ma ben oleato sistema di falsificazioni del quale facevano parte mediatori culturali, avvocati, funzionari della Prefettura e della Polizia.
In particolare erano state messe in luce due organizzazioni diverse che utilizzavano gli stessi metodi. In primo grado le condanne erano state inflitte, a vario titolo, per associazione a delinquere e per aver favorito la presenza di clandestini in Italia attraverso permessi di soggiorno che per la Procura di Crotone venivano ottenuti in modo illegale con l’apposizione di firme false.
Confermata l’assoluzione dell’agente di polizia Rocco Meo. La Corte di Appello, infatti, ha rigettato il ricorso del pubblico ministero contro la decisione del Tribunale di Crotone che nel luglio del 2022 aveva assolto l’agente di polizia dell’ufficio immigrazione della questura di Crotone per non aver commesso.
La principale novità della sentenza della Corte di Appello è la riduzione della pena inflitta all’avvocato Salvatore Andrea Falcone che passa da 10 anni e 2 mesi a 5 anni e 6 mesi. La riduzione è motivata dal fatto che Falcone è stato assolto dalla Corte di appello da 61 capi di imputazione sui 94 dei quali era accusato.
Ridotta di due mesi, per l’assoluzione da due capi di imputazione, anche la condanna per l’avvocato Gabriella Panucci alla quale l’Appello ha inflitto 4 anni 6 mesi e 15 giorni ed una multa di 16.250 euro.
Quattro anni è la pena rideterminata per i mediatori culturali Rachida Lebkhachi (in primo grado erano 6 anni) ed Edris Mahmouzadeh (4 anni e 15 giorni in primo grado). Rigettati gli altri ricorsi sia della difesa che della Procura. Restano quindi le condanne per gli avvocati  Sergio Trolio (4 anni e 3 mesi) e Irene Trocino (5 anni e 4 mesi), per l’iraniano Mohammed Kasro (4 anni e 8 mesi), per Intzar Ahmed  (1 anno e 6 mesi)per l’agente della polizia locale Alfonso Bennardis (9 mesi).

Il collegio difensivo è stato composto dagli avvocati: Francesco Laratta, Francesco Verri, Vincenzo Cardone, Vincenzo Ioppoli, Giuseppe Nicotera, Nunzio Raimondi, Gregorio Viscomi, Giovanni Allevato, Nicola Rendace, Mario Germinara, Francesca Pesce, Mario Nigro, Virgilio Prin-Abelle.