Regione calabria

Concessioni balneari, proposta la proroga al 31 dicembre 2024

La proposta del gruppo consiliare della Lega Salvini Calabria in attesa della definizione del quadro normativo nazionale

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CATANZARO – Consentire lo svolgimento della stagione estiva in attesa del nuovo quadro normativo nazionale. E’ l’obiettivo della proposta di legge presentata dalla Lega Salvini Calabria a palazzo Campanella per superare l’impasse delle concessioni balneari. Il Consiglio di Stato, infatti, ha dichiarato per l’ennesima volta illegittime le proroghe automatiche senza gare pubbliche, ma l’Italia nicchia, continuando a disattendere i contenuti della Bolkestein, la direttiva europea sui servizi del 12 dicembre 2006. Bruxelles preme e minaccia la messa in mora, ma Roma mira a prendere tempo con la storia della mappatura delle coste che dimostrerebbe l’inutilità delle gare dal momento che ci sarebbe demanio marittimo sufficiente per tutti, vecchi e nuovi concessionari. Nel frattempo l’estate è alle porte ed i comuni non sanno come fare davanti alle richieste di proroga dei concessionari storici.

La nota del Governo

Per questo motivo i consiglieri regionali Pietro Santo Molinaro, Giuseppe Gelardi, Filippo Mancuso, Giuseppe Mattiani e Pietro Raso hanno depositato una proposta di modifica della 17/2005, la legge regionale che delega la gestione del demanio marittimo ai comuni e definisce le procedure di rilascio delle concessioni; proposta che ruota intorno alla proroga dei titoli in essere fino alla fine dell’anno in corso. “Tale norma, se adeguatamente modificata secondo i contenuti della presente proposta di legge regionale, può costituire lo strumento legale per assicurare l’utilizzo del demanio marittimo in Calabria” scrivono i consiglieri nella relazione illustrativa. “Al riguardo è opportuno rilevare – puntualizzano – che la nota di risposta del Governo italiano, del 16 gennaio 2024, alla lettera di messa in mora della Commissione europea si conclude con le seguenti affermazioni: In conclusione, si conferma la piena disponibilità delle competenti autorità nazionali a proseguire il dialogo e la collaborazione con la Commissione europea al fine di addivenire ad una declinazione dei criteri di determinazione della scarsità della risorsa, e quindi di riordino del settore, pienamente coerente con il quadro normativo unionale e con la giurisprudenza della Corte di giustizia“.

Un aiuto ai Comuni

“Pertanto – prosegue la relazione – non essendo definito il suddetto sistema di declinazione dei criteri di determinazione della scarsità della risorsa, ed essendo ormai in corso la stagione estiva 2024, risulta indispensabile prevedere la prosecuzione dell’efficacia delle concessioni in essere, fino al 31 dicembre 2024. E’ ragionevole prevedere che entro tale termine sarà definito il quadro normativo nazionale, in piena coerenza con il quadro normativo unionale. D’altra parte, per non rischiare di far aumentare la confusione amministrativa con soluzioni ‘originali/estemporanee’ da parte dei comuni, le quali potrebbero anche andare in contrasto con il futuro quadro normativo nazionale, l’unica soluzione ragionevole appare la prosecuzione dell’efficacia delle concessioni in essere. In tal senso, con l’approvazione della presente proposta di legge – conclude il gruppo consiliare della Lega di palazzo Campanella – il quadro normativo regionale assumerebbe una fisionomia chiara ed univoca”