La sentenza

Barca migranti esplosa a Praialonga: condannati due finanzieri, prosciolti altri due

Dopo 4 anni letta la sentenza del Giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Crotone

CROTONE – Due condanne e due proscioglimenti. Questa la sentenza letta poco dopo le 12 del 27 maggio dal gup del Tribunale di Crotone, Elvezia Cordasco, nei confronti di quattro militari della Guardia di finanza imputati per la morte di quattro persone causata dall’esplosione di una imbarcazione che trasportava migranti. Esplosione avvenuta il 30 agosto nel tratto di mare tra Praialonga e Simeri.

Le condanne a due anni con sospensione della pena, riguardano il capitano Vincenzo Barbangelo (all’epoca comandante della sezione operativa navale di Crotone della Guardia di Finanza), il maresciallo Andrea Novelli (comandante della motovedetta V817 in forza alla Sezione navale di Crotone che era intervenuta nel soccorso).
I due avevano chiesto il processo con rito abbreviato. Le condanne accolgono totalmente le richieste del pm, Pasquale Festa, per i reati di naufragio e omicidio colposo plurimo.
Il gup ha disposto, invece, il non luogo a procedere nei confronti dei due finanzieri Maurizio Giunta e Giovanni Frisella che salirono a bordo dell’imbarcazione dei migranti per governarla e condurla in porto.
Il giudice, in questo caso, non ha accolto la richiesta del pm che aveva avanzato il rinvio a giudizio solo per Giunta per il reato di omicidio colposo plurimo escludendo il naufragio.

Il processo è legato all’esplosione della barca Heaven avvenuta il 30 agosto del 2020 mentre i finanzieri la stavano conducendo verso Crotone. L’imbarcazione, con a bordo 20 migranti (altri 13 erano sbarcati con un tender a Sellia Marina), era stata intercettata alle 7.34 dalla Guardia Costiera di Catanzaro Lido. L’operazione fu poi considerata di law and enforcement e presa in carico dalla Guardia di finanza che decise di condurre la barca verso il porto di Crotone facendo salire a bordo due finanzieri (Giunta e Frisella).

Nel corso della navigazione si verificò un’esplosione a causa della quale morirono quattro persone: Omar Ali Osman, Abdirahman Nur Abdullahi e due non identificate.
Secondo le accuse i quattro finanzieri avrebbero peccato di negligenza, imprudenza e imperizia.
Anche se la perizia dei consulenti del Tribunale di Crotone non è riuscita a trovare elementi per stabilire cosa abbia innescato l’incendio dell’imbarcazione ‘Heaven’, per la pubblica accusa le morti, però, potevano essere evitate se le persone a bordo di quel veliero fossero state trasbordate sulle unità navali delle forze dell’ordine.§
Anche i due finanzieri a bordo della nave esplosa rimasero feriti, ma nonostante ciò salvarono diverse persone cadute in mare, come fece il comandante Novelli che si tuffò dalla motovedetta per soccorrere i migranti. Per questo nell’immediatezza dell’accaduto ai militari della Guardia di finanza venne riconosciuto il merito del salvataggio, ma pochi giorni dopo passarono da eroi a indiziati di delitto.
Gli imputati sono stati assistiti dagli avvocati Filly Pollinzi, Emiliano D’Alessandro e Pasquale Carolei.