Lavoro

Landini (Cgil): ‘subito tavolo di crisi al Mimit sulla vertenza Abramo’

Dopo quella di Sbarra (Cisl) e Bombardieri (Uil), arriva anche la presa di posizione del segretario generale della Camera del lavoro sulla vicenda Abramo CC

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“La convocazione del tavolo di crisi al Mimit non è più rinviabile, oltre mille lavoratrici e lavoratori tra Calabria e Sicilia vivono momenti di grande preoccupazione per le proprie prospettive occupazionali”.
Lo affermano il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, e il neoletto segretario generale della Slc Cgil, Riccardo Saccone, sulla vertenza della società del settore call center in amministrazione straordinaria. Dopo quella di Sbarra (Cisl) e Bombardieri (Uil), arriva anche la presa di posizione del segretario generale della Camera del lavoro sulla vicenda Abramo CC i cui mille lavoratori dal prossimo 30 giugno rischiano di restare per strada perché l’impresa non avrà più il rinnovo della commessa Tim che l’ha tenuta in vita artificialmente fino ad ora. E dal governo, che è l’unico che può risolvere il problema non arriva alcuna iniziativa né risposte ai sindacati.
“Quanto circolato nei mesi scorsi, come ipotesi di soluzione promossa da istituzioni governative e locali, – proseguono i due segretari – non ha trovato gli opportuni riscontri negli emendamenti promossi dal governo in relazione all’utilizzo di risorse del Pnrr in ambito digitalizzazione. Il prossimo agosto è previsto il termine dell’amministrazione straordinaria e le proposte di soluzioni che stanno emergendo nel corso degli ultimi giorni, offrono risposte parziali e insufficienti”.

Il ministero delle Imprese e del Made in Italy, concludono Landini e Saccone, “convochi urgentemente le organizzazioni sindacali e avvii un confronto vero, con il coinvolgimento delle istituzioni locali, dei soggetti interessati a rilevare parti di azienda e la committenza. La soluzione della vertenza Abramo Customer Care non può prevedere che la piena salvaguardia occupazionale, garantendo continuità alle mille lavoratrici e lavoratori coinvolti”.

Intanto i dipendenti di Abramo CC della sede crotonese continuano nella loro raccolta delle tessere elettorali cercando di coinvolgere nella protesta i cittadini, le associazioni di categoria, i comitati. Le schede saranno poi consegnate al Prefetto di Crotone “perché – ribadiscono – uomini e donne senza lavoro sono senza dignità e senza futuro, e quindi privi di reale cittadinanza“.

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