Sanità

Dializzati, l’Aned porta il caso nefrologia al prefetto di Crotone

Il foglio con la scritta a mano e il logo dell’Associazione Nazionale Emodializzati è stato affisso qualche giorno fa. Rappresenta l’ennesimo grido d’aiuto lanciato dai pazienti nefropatici crotonesi

protesta aned
CROTONE – “Non si fa sanità con due medici, vergognatevi”. Il foglio con la scritta a mano e il logo dell’Associazione Nazionale Emodializzati è stato affisso qualche giorno fa. Nessuno, probabilmente se la sente di staccarlo, rappresentando l’ennesimo grido d’aiuto lanciato dai pazienti nefropatici crotonesi. Siamo nel reparto di Nefrologia dell’ospedale di Crotone, la cui carenza di personale medico è stata al centro delle recenti proteste dell’Aned.
Dopo le dimissioni del dottor Francesco Alessandro Colombo divenute efficaci il 19 giugno scorso, la situazione è ormai al collasso: in corsia, restano solo due medici (più un collega cubano a supporto), che devono occuparsi di dialisi, ricoveri, servizi ambulatoriali, oltre che di eventuali emergenze ed urgenze. Due soli camici bianchi per assicurare il trattamento ai pazienti nefropatici che si rivolgono al nosocomio cittadino e alla struttura di Mesoraca. Vicende già note, di cui Il Crotonese si sta occupando da diverso tempo, e che tra promesse non mantenute e ritardi nelle procedure di reclutamento, hanno portato all’esasperazione i malati del territorio.
Così, dopo il sit-in di protesta del 22 maggio scorso e alcuni incontri evidentemente infruttuosi con la dirigenza aziendale, l’Aned ha deciso di portare il ‘caso Nefrologia’ sul tavolo del prefetto di Crotone. Dalla prefettura avrebbero chiesto di approfondire la vicenda, prima di convocare un eventuale incontro con pazienti e vertici dell’azienda sanitaria.
Giova rammentare che l’Asp di Crotone aveva garantito l’espletamento del concorso per assumere dirigenti medici a tempo determinato entro la fine di maggio, salvo poi convocare per i colloqui i dieci candidati ammessi (un solo specialista e nove specializzandi) il 26 giugno prossimo. Si dilatano anche i tempi per il trasferimento della Dialisi al piano terra, visto che il nuovo Pronto Soccorso non sarà inaugurato prima della fine di luglio, stando alle recenti dichiarazioni del commissario dell’Asp, Antonio Brambilla.
C’è da aspettare anche per l’arrivo del nuovo primario, la cui procedura di selezione è stata avviata da pochi giorni, dopo che Nefrologia è passata da unità semplice a unità complessa dipartimentale.
Intanto, tra i pazienti, che vivono sulla propria pelle la malattia e le difficoltà di accesso alle cure, c’è chi sostiene che di fronte a una emergenza come quella che sta travolgendo il reparto, ci sia bisogno di assumere decisioni immediate, anche con soluzioni provvisorie, nell’attesa che la fredda burocrazia faccia il suo lento corso.