Crotone, bonifica sin

Il comitato ‘Fuori i veleni’ chiede ad Occhiuto la sospensione del piano dei rifiuti

Incontro in Prefettura alla vigilia della conferenza dei servizi di mercoledì 26 giugno a Roma. Sollecitato un intervento straordinario della Regione

Generico giugno 2024

CROTONE – Il comitato ‘Fuori i veleni, Crotone vuole vivere’ ha consegnato questa mattina una lettera al presidente della Regione Calabria nella quale chiede di sospendere gli effetti e l’efficacia del nuovo piano regionale dei rifiuti in attesa “delle modifiche indispensabili e necessarie”. Il riferimento è alla parte in cui il documento apre alla localizzazione di nuove discariche per rifiuti pericolosi nell’area di Crotone, alla luce delle attività di bonifica industriale per le quali Eni Rewind continua a chiedere l’utilizzo della discarica di Columbra oppure l’ok alla costruzione di una piattaforma di scopo sull’area dell’ex Pertusola, con un occhio puntato intanto a Giammiglione dove c’è sempre in agguato il gruppo abruzzese della famiglia Maio. La consegna della lettera è stata annunciata questa mattina in una iniziativa pubblica davanti alla Prefettura, alla vigilia della conferenza dei servizi in programma mercoledì 26 giugno a Roma.

“Con l’occasione – si legge nella missiva indirizzata a Roberto Occhiuto – si sottolinea anche la necessità, in sede di CdS, di un coordinamento delle istituzioni locali finalizzato ad una univoca richiesta che contrasti con forza il tentativo di Eni Rewind di modificare il Pob Fase 2 approvato il 24 ottobre 2019, per come si evince dalla nuova proposta presentata e posta all’odg della CdS del 26 giugno. Ciò anche in considerazione che nulla è cambiato per giustificare detta modifica, piuttosto bisogna evidenziare il mancato rispetto sulla bonifica delle prescrizioni del Dm del 3 marzo 2020”. La lettera è stata girata per conoscenza alla Giunta regionale ed ai consiglieri regionali di maggioranza ed opposizione.

Il comitato ricorda le “gravi conseguenze” che il rifiuto di trasferire i rifiuti pericolosi altrove “potrebbe avere per il territorio di Crotone il cui ambiente è già fortemente compromesso, e sottoposto già a forti pressioni epidemiologiche sanitarie”, e sollecita “l’avvio straordinario di una Valutazione ambientale strategica di tutto il territorio crotonese”. Inoltre ribadisce la richiesta formulata nelle osservazioni inviate alla CdS riguardo alla possibilità riconosciuta alle Regioni di adottare, per esempio, forme di tutela più restrittive qualora lo richiedano situazioni particolari del territorio, al fine di assicurare la condizioni minime essenziali per tutelare l’ambiente e la salute umana, oppure chiedere l’intervento statale in caso di danno o minaccia di danno ambientale attraverso la Prefettura.

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