Allevatori del crotonese

Tbc suina, incontro con l’Asp e la Regione per contrastare la diffusione di malattie infettive

L'amministrazione regionale ha emanato un bando per permettere gli indennizzi ai lavoratori degli allevamenti colpiti, con una dotazione finanziaria di 5 milioni di euro

CROTONE – E’ stato un incontro turbolento quello tra gli allevatori del crotonese, in gravissime difficoltà a seguito della diffusione di epizoozie e zoonosi che hanno colpito il loro bestiame, e i rappresentanti dell’Asp cittadina e della Regione Calabria. Quest’ultima ha già emanato un bando per permettere gli indennizzi ai lavoratori degli allevamenti colpiti, con l’introduzione di misure semplificate ed una dotazione finanziaria di 5 milioni di euro. Ma gli allevatori non ci stanno e chiedono aiuti perché mandare al macello il bestiame o isolarlo per la presenza di bestie infette non può essere – a loro avviso – la soluzione giusta. La riunione si è tenuta in sala consiglio del Comune di Crotone – nel pomeriggio del 4 luglio – alla presenza di un centinaio di imprenditori del comparto zootecnico che hanno esposto i loro problemi e le loro difficoltà ad Antonio Brambilla, commissario straordinario dell’Asp di Crotone, a Tommaso Calabrò direttore generale dipartimento Sanità della Regione Calabria, Pino Iiritano dirigente generale dipartimento Agricoltura della Regione Calabria ed erano altresì presenti Carmela Volpicelli, responsabile del servizio veterinario a Crotone, Fabrizio Salviati medico veterinario, il sindaco di Crotone Vincenzo Voce e il Presidente della Provincia Sergio Ferrari. Insieme all’ associazione Allevatori del Crotonese e al presidente associazione regionale Allevatori Calabria, Michele Colucci c’erano anche i sindaci nei quali territori passeggia il bestiame e insistono le aziende agricole: Umbriatico, Castel Silano,Verzino , Pallagorio, Cirò Marina. “Questo incontro – ha dichiarato il commissario Brambilla – serve per ribadire l’impegno dell’Asp nella radicazione della tubercolosi bovina ma anche l’impegno dell’amministrazione regionale perché il tema è di tipo sanitario ma prevalentemente è coinvolta l’agricoltura. La Regione ha già emanato un bando per permettere gli indennizzi ai lavoratori degli allevamenti colpiti ed è uscito un Decreto ministeriale in vigore dal 30 giugno che dà delle indicazioni molto simili alle iniziative che stiamo prendendo noi, per quanto riguarda i controlli e l’uso sia della tubercolina che del gamma interferon e vogliamo confrontarci con gli allevatori. I casi TBC – precisa Brambilla – sono circa 300 però guardando i numeri del 2023 e dei primi 6 mesi del 2024 abbiamo avuto la triplicazione dei casi positivi. Ci stiamo confrontando con l’Istituto Profilattico e ci vorrà ancora qualche settimana per predisporre un piano straordinario”. Gli animi degli allevatori si sono scaldati più volte perché stanchi e provati dai continui controlli e con un piano di risanamento per la provincia di Crotone che, per alcuni di loro, è iniziato già un anno fa e con grandi sacrifici. Da qui la grande generosità dei colleghi di comparto che hanno rifornito le aziende al collasso di balle di fieno per far mangiare gli animali. La proposta degli allevatori è stata quella di nominare un Commissario straordinario che adotti un protocollo unico per tutte le province e aprire un Istituto Zooprofilattico su Crotone con analisi del latte che si produce.