CROTONE – Per il suo compleanno si è regalato la presentazione del nuovo allenatore, ma anche una nuova prospettiva per il suo Crotone. Ha festeggiato così, Gianni Vrenna i suoi 64 anni. Il presidente nella conferenza stampa ha ribadito molti concetti del neo tecnico. Il primo sulla necessità di mettere da parte il passato e ripartire: “Dagli errori si impara – ha detto – e si riparte con nuovo entusiasmo. Vogliamo una squadra che ci faccia divertire, che faccia calcio a prescindere se vinci o perdi. Questa categoria è una palude. Io sono il primo a voler vincere ma non deve essere un obbligo”.
Vrenna ha parlato del futuro delle tribune dello stadio che, per far spazio al progetto Antica Kroton ed agli scavi archeologici, dovrà essere in parte smontato: “Abbiamo inviato il cronoprogramma degli interventi per smontare la tribuna alla Soprintendenza entro questa stagione. Gli attuali spogliatoi resteranno, verrà eliminata solo la parte in ferro che sarà smontata quando il Crotone giocherà fuori casa. Per i tempi ancora non sappiamo dirlo”.
Tornando al discorso più prettamente calcistico, Gianni Vrenna ha spiegato come si è arrivati al nuovo tecnico e cosa lo ha convinto a metterlo sotto contratto: “Longo lo seguivamo dall’anno scorso e quando ci siamo visti qualche tempo fa, appena ha iniziato a parlare di calcio, a pelle ho avuto la sensazione di avere di fronte la persona giusta”. Il presidente ha ribadito la necessità di sfoltire la rosa: “è troppo ampia e dobbiamo fare gli interessi del club. La squadra è un cantiere aperto al momento. Per questo saremo dieci giorni qui per andare in Sila con una rosa già pronta senza avere gente che sta col muso”.
Vrenna ha spiegato anche l’inusuale, per la società, contratto biennale con Longo: “Abbiamo fatto una scelta diversa per legarlo al progetto Crotone”.
Riguardo al campionato il presidente del Crotone è stato invitato anche a commentare la partecipazione della Juventus NG al girone C: “Per noi sarà un costo più alto da dover sostenere per andare in Piemonte. Ora vanno di moda le Under 23 delle società di serie A e penso che ne vedremo altre, anche se non mi pare abbiano vinto nulla. Sono operazioni per fare crescere i giovani”.
