Regione, bonifica

Calabrese: nessuna discarica a Giammiglione. Occhiuto: il Paur non si tocca

Botta e risposta tra il neo assessore regionale all'ambiente e la parlamentare Grillina Vittoria Baldino. Occhiuto: l'obbligo di portare i rifiuti fuori dalla Calabria non si tocca

“Nessuna procedura d’infrazione sul nuovo Piano di gestione dei rifiuti, anzi la Calabria avanza rispetto alle altre regioni che ancora sono alle prese con il recepimento delle direttive sull’economia circolare e con il soddisfacimento delle pre-condizioni per l’utilizzo dei fondi comunitari”. Lo ha detto l’ambiente della Regione, Giovanni Calabrese in risposta all’on. Vittoria Baldino che aveva rilanciato la proposta di una moratoria regionale per bloccare i progetti in materia di rifiuti; proposta sollecitata dal comitato ‘Fuori i veleni, Crotone vuole vivere’ al governatore Occhiuto sulla scorta della legge regionale adottata in Sardegna per l’eolico. “L’alternativa – sostiene la parlamentare grillina – è sostenere in Europa una procedura d’infrazione sul nuovo piano dei rifiuti della Calabria”.

“La Calabria – replica il neo assessore – ha finalmente approvato un Piano di gestione dei rifiuti in linea con il diritto comunitario, che rispetta pienamente gli obiettivi dell’economia circolare e che dice no alla realizzazione di nuove discariche. Basti pensare alle nuove stringenti limitazioni per la loro localizzazione. Nel piano è delineato un rigoroso elenco di criteri localizzativi che, a differenza di quanto accadeva nel passato, tutelano veramente la popolazione dei centri urbani, delle periferie rurali, con particolare attenzione a scuole, ospedali e insediamenti con funzioni di interesse pubblico. In passato non era così, anzi, paradossalmente i privati erano più agevolati nella realizzazione di nuovi impianti, a scapito del pubblico che, come è chiaro a tutti, non risponde a interessi economici e delle multinazionali”.

“Abbiamo inserito un criterio localizzativo chiamata ‘fattore pressione discariche’ che stavolta, a differenza del passato, rende difficile se non impossibile la realizzazione di nuove discariche” aggiunge Calabrese, prendendo ad esempio Crotone, dove “con il vecchio Piano si potevano realizzare altri 10 milioni di metri cubi di discariche, oggi invece, in pratica, nessuna discarica può essere autorizzata. Questo perché abbiamo previsto una combinazione di criteri limitativi, compreso il fattore pressione comunale e, novità, anche quello areale, che garantirà che nessuna Giammiglione potrà essere riproposta né a Crotone né in un altro comune calabrese”.

Ma la Baldino è di diverso avviso, “il nuovo piano rifiuti – sostiene – è di fatto un vestito su misura per chi vuole lasciare a Crotone i rifiuti e per chi vuole fare la termovalorizzazione. Basta pensare che la richiesta di Eni Rewind di modifica del Pob 2 è partita pochi giorni dopo l’approvazione del nuovo piano rifiuti preparato da Occhiuto”. La deputata del M5s aveva quindi chiesto al governatore la dimostrazione “di essere davvero al servizio dei calabresi e non delle multinazionali e dei potenti interessi economici. La Calabria merita un futuro pulito e sostenibile, non un destino di discariche e inceneritori”. E la risposta non si è fatta attendere.

Nel corso della odierna seduta del Consiglio regionale, il presidente della Regione ha anche assicurato che il Paur, l’autorizzazione unica regionale che obbliga Eni Rewind a smaltire fuori dalla Calabria tutti i rifiuti della bonifica industriale (pericolosi e non pericolosi, con tenorm e senza tenorm, con amianto e senza amianto), non sarà revocato, riportando le lancette dell’orologio al giorno dell’approvazione, nel 2019, del Pob2, il progetto operativo di bonifica che la multinazionale si ostina a disattendere nonostante il decreto finale del ministero dell’ambiente.

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