Regione calabria

Siccità, severità idrica alta nel crotonese per l’acqua potabile: Occhiuto dichiara lo stato d’emergenza

La decisione è conseguente alla situazione di grave carenza idrica nel comparto potabile nei territori della provincia di Crotone e della Città Metropolitana di Reggio Calabria

Cittadella 02

La situazione di emergenza idrica, “per intensità ed estensione, non è fronteggiabile con mezzi degli enti e delle amministrazioni competenti in via ordinaria”. Per questo il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, con il decreto numero 40 firmato in data 26 luglio ha dichiarato lo stato di emergenza regionale di Protezione Civile. Tale decisione è conseguente soprattutto “alla situazione di grave carenza idrica di carattere potabile nei territori della provincia di Crotone e della Città Metropolitana di Reggio Calabria – si legge in una nota – per i quali, lo scorso 24 luglio, l’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici nel Distretto idrografico dell’Appennino Meridionale, ha dichiarato lo stato di severità idrica ”Alto”, proprio per il comparto idro-potabile nel territorio della Città metropolitana di Reggio Calabria e di Crotone e moderato nel resto della regione. Il rischio di severità idrica per il comparto irriguo è definito Alto per tutta la Calabria.
Il decreto di Occhiuto prende in considerazione anche che nei mesi di giugno e luglio sono prevenute, presso il Dipartimento di Protezione civile, “numerose richieste di intervento per carenza idrica sul territorio comunale, con conseguente richiesta della dichiarazione dello stato di emergenza, molte delle quali provenienti dai territori della Città Metropolitana di Reggio Calabria e dalla Provincia di Crotone”.
Il futuro non è roseo. Infatti, nel decreto del presidente Occhiuto viene ribadito che “l’evoluzione dello scenario climatico e il perdurare della situazione di siccità, con il peggioramento della conseguente emergenza idrica può determinare gravi ripercussioni sulla vita sociale, economica e produttiva, nonché comportare un grave pregiudizio per la sanità e l’igiene pubblica”.
A seguito di questo provvedimento, il dipartimento regionale di Protezione Civile avvierà con i comuni coinvolti e gli altri enti interessati, una ricognizione speditiva sui fabbisogni in termini di interventi urgenti, principalmente legati alla assistenza alla popolazione”.