CROTONE – Due ore di buona musica, di canzoni che hanno fatto la storia del rock e di artisti che mai ti saresti aspettato di vedere in concerto a Crotone. L’artista, meglio il mito è Scarlet Rivera, violinista e compositrice di Chicago il cui nome è legato indissolubilmente a quello di Bob Dylan che la volle accanto in Desire, l’album più bello registrato dal menestrello di Duluth negli anni settanta, e nella Rolling Thunder Revue, la carovana itinerante di musicisti che in quegli stessi anni, a cavallo del 1975 e del 1976, attraversò in un lungo e largo gli Stati Uniti tenendo una sessantina di concerti.
Scarlet Rivera (all’anagrafe Donna Shea) si è esibita al teatro all’anfiteatro di Capo Colonna, nel cuore del parco archeologico, accompagnata da una solida band di musicisti ed in compagnia di Eileen Rose, cantautrice di Boston osannata dalla critica e citata da Nick Hornby nel celebre romanzo 31 canzoni, e del cantautore e chitarrista Andrea Parodi. Alla chitarra Rich Gilbert, una leggenda della scena musicale bostoniana che, oltre ad imbracciare la chitarra elettrica, si è esibito alla pedal steel, la chitarra slide a dieci corde dal suono sinuoso e scivoloso tipico delle atmosfere country. Una super band insomma, completata dal pianista e fisarmonicista Riccardo Maccabruni, il bassista Rino Garzia e il batterista Massimiliano Malavasi.
Sul palco anche Violante Placido che si è alternata nei ruoli di cantante, storyteller e attrice, in un armonioso intreccio tra letteratura e cinema, con omaggi ad alcune delle artiste della musica più famose (da Nico dei Velvet Underground a Francoise Hardy scomparsa di recente) e a Fabrizio De Andrè.
Il concerto, Mediterranean Rolling Thunder Review, rientra nella rassegna musicale This must be the place: un teatro nel Mediterraneo promossa dai Parchi archeologici di Crotone e Sibari.
