Crotone, bonifica sin

Pingitore: “15 giorni per rispondere che le firme sono insufficienti”

La richieste di una seduta di Consiglio comunale aperta sui temi della bonifica si arena sul tavolo del presidente Mario Megna

mario megna
Il presidente del Consiglio comunale di Crotone, Mario Megna
CROTONE – La richiesta di una seduta aperta del Consiglio comunale per discutere della questione ambientale rischia di naufragare. Lo sostiene il consigliere comunale Iginio Pingitore, capogruppo di ‘Stanchi dei soliti’ e tra gli autori della richiesta di convocazione con una lettera trasmessa il 18 luglio scorso al presidente dell’assise Mario Megna. “Nonostante siano trascorsi numerosi giorni” lamenta Pingitore, Megna “non ha convocato l’Assise pubblica né ha fornito alcuna motivazione per il ritardo. Pertanto, io, in qualità di primo firmatario, trascorsi 15 giorni dalla presentazione della richiesta, sono stato costretto a inviare una Pec al protocollo per sollecitare al Presidente l’immediata convocazione del Consiglio comunale aperto, soprattutto ora che sono emerse notizie alquanto sfavorevoli sulla questione ambientale a Crotone”. Non è tutto. Megna, dopo averla finalmente letta, ha congelato per il momento la richiesta per via del numero di firme insufficienti.

Ritardo inammissibile

“Mi dispiace – prosegue il consigliere comunale – dover constatare che il Presidente del Consiglio ha dato seguito alla lettera di sollecito solo dopo 15 giorni, rispondendo che per la convocazione di un Consiglio aperto non sono necessarie firme pari a 1/5 dei consiglieri, come avviene per la convocazione di un’assise ordinaria, ma almeno firme equivalenti a 1/3 dei consiglieri. Perché questo ritardo?” si chiede Pingitore. “Sicuramente si tratta di una svista da parte dei firmatari, ma la validità di un documento – si chiede ancora – non dovrebbe essere certificata immediatamente dall’ufficio competente?. “In merito a questa tematica – ricorda il consigliere del movimento ‘Stanchi dei soliti’ – ho sempre coinvolto i consiglieri comunali, sia della maggioranza che dell’opposizione, e più volte è stato ribadito che su questo argomento non deve prevalere l’aspetto politico, ma solo buon senso e il bene per la città”.

Appello al buon senso

A questo punto il Consiglio comunale aperto per discutere di ambiente, con particolare riferimento alla vicenda della bonifica industriale sulla quale si registra un passo indietro del Governo con il via libera allo smaltimento dei rifiuti pericolosi nella discarica di località Columbra, “rischia di saltare” avverte Pingitore, auspicando “che presto le due firme vengano reintegrate, soprattutto da quei consiglieri che dimostrano sensibilità civica e un genuino senso di democrazia partecipata, affinché possano convalidare un documento che consenta una convocazione aperta, immediata e proficua per una città che vive da anni una situazione alquanto delicata sotto tutti i profili”.