Modifica paur

Bonifica, Voce accusa: Lega obbedisce a ordini di scuderia per agevolare Eni

Ricorso al Tar, la replica del sindaco alle critiche del viceministro dell'ambiente Vannia Gava e dell'onorevole Michele Saccomanno

Generico maggio 2024
CROTONE – “Una difesa di scelte illogiche che vanno nella direzione della multinazionale, che risparmierà un bel po’ di soldi e non tutelerà la salute dei cittadini”. Così il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, definisce la presa di posizione del vice ministro dell’ambiente Vannia Gava e dell’onorevole Michele Saccomanno che hanno definito incomprensibile la decisione di Comune, Provincia di Crotone e Regione Calabria, di impugnare davanti al Tar il decreto con il quale proprio il ministero dell’Ambiente obbliga alla modifica del Provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur) permettendo così ad Eni Rewind di lasciare i rifiuti della bonifica industriale a Crotone. Una retromarcia del ministero dell’ambiente che, quando nel 2019 ha approvato la fase due del piano operativo di bonifica dell’area industriale di Crotone, aveva fatto suo proprio il Paur della Regione Calabria imponendo ad Eni Rewind di smaltire i rifiuti fuori dalla Regione.
Cinque anni dopo, nonostante il parere contrario di tutti gli enti, invece, l’attuale ministero guidato da Gilberto Pichetto Fratin ha disposto che la Regione Calabria modifichi il Paur per permettere alla multinazionale di lasciare i rifiuti in Calabria. Per questo Regione, Provincia e Comune di Crotone hanno annunciato ricorso al Tar. Iniziativa istituzionale criticata dagli ambienti leghisti: prima dall’onorevole Saccomanno e poi dal viceministro leghista Gava.
“Sostenendo il decreto del Ministero dell’Ambiente hanno gettato la maschera ed ora è chiaro chi da una parte è pronto a difendere il territorio e chi dall’altro tutela gli interessi dell’Eni – ha scritto in una nota il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce -. E tra questi ultimi spicca la vice ministra leghista all’Ambiente Vannia Gava che trova “incomprensibile” l’impugnazione del decreto Mase dichiarando che i rifiuti debbano restare a Crotone. Incomprensibile è questa presa di posizione. Così come è incomprensibile che un vice ministro all’Ambiente ignori che tutti gli enti territoriali (Comune, Provincia e Regione) si sono sempre opposti in sede di Conferenza dei Servizi ad una soluzione capestro per la città di Crotone”.
Secondo il primo cittadini di Crotone c’è stato “un ordine di scuderia” tanto che anche l’On. Saccomanno giudica incomprensibile la presa di posizione di un sindaco che avverte il dovere di difendere il suo territorio. È un dovere della mia amministrazione- ribadisce Voce – difendere il territorio”.
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