Ai mercati saraceni

Risate e riflessione con la Commedia Kriminale dei giornalisti crotonesi a Cirò Marina

La compagnia teatrale composta da cronisti di Crotone e provincia si è esibita per beneficenza con lo spettacolo contro la ndrangheta

commedia Kriminale

CIRO’ MARINA – Spunti di riflessione e  risate. Con questi semplici  ingredienti,  la compagnia teatrale composta dai giornalisti di Crotone ha messo in scena lo spettacolo “Commedia Kriminale – Santi i gghiesa e diavuli i casa” scritto da Giacinto Carvelli con la regia di Rodolfo Calamici.
Lo spettacolo teatrale è stato inserito nel già ricco cartellone estivo del Comune di Cirò Marina che ha condiviso lo spirito e  lo scopo dell’iniziativa intrapresa dai giornalisti crotonesi.
Iniziativa che unisce, attraverso la commedia, la diffusione di un messaggio di condanna della criminalità organizzata e la volontà di aiutare le associazioni del territorio con la donazione integrale dell’incasso delle serate.
Dopo le tre brillanti esibizioni di Crotone, sempre sold out (che hanno permesso di collaborare all’acquisto di un pulmino per l’Unitalsi e di donare circa 3.000 euro alla Mensa dei poveri di Padre Pio a Crotone), anche a Cirò Marina il pubblico ha condiviso lo spirito solidale e sociale dello spettacolo il cui incasso servirà per acquistare un defibrillatore per l’Associazione “Restituire l’infanzia” di Cirò Marina.

Nutrita la presenza di pubblico nello scenario dei mercati saraceni; allo spettacolo ha assistito anche il sindaco Sergio Ferrari. Nonostante qualche problema tecnico ed il vento che ha impedito di montare una scenografia completa, lo spettacolo è stato godibile. La Commedia Kriminale, mettendo in ridicolo gli pseudo valori della ndrangheta, ha offerto momenti di riflessione. La storia ruota intorno al “battesimo di ndrangheta” con la Madonna e San Michele che, stufi di essere coinvolti nei riti criminali, cercano di impedirlo mostrando al pubblico le vicende di una famiglia mafiosa.
Tra il serio e il faceto sono messi alla berlina proprio quei valori che sono stati snaturati in chiave criminale dalla ndrangheta come la famiglia, il rispetto, l’onore. Non mancano riferimenti ai rapporti con la politica.
I personaggi interpretati dai giornalisti di Crotone, danno vita a scene surreali non tanto lontane dalla realtà.  Mettere alla berlina boss e picciotti della criminalità organizzata se da una parte ha fatto ridere, dall’altra ha ribadito la necessità di stare dalla parte giusta e continuare, con sempre maggiore impegno, il lavoro per liberare i territori dai tentacoli della piovra mafiosa.
Lavoro svolto anche da decine di giornalisti uccisi dalla criminalità organizzata ai quali, nell’emozionante finale, viene reso omaggio quando i ‘giornalattori’ crotonesi entrano tutti in scena sollevando al cielo i cartelli con i nomi di quei cronisti caduti sotto i colpi di ndrangheta, camorra e mafia.