Serie c

Longo: sogno un mercato più breve e spero che Gomez resti

L'allenatore del Crotone dopo la gara di Coppa Italia persa ai rigori a Catania fa il punto della situazione ad una settimana dal Campionato

Emilio Longo allenatore del Crotone

“Mi auguro che dal 31 agosto Gomez sia ancora un calciatore del progetto Crotone”. E’ questa la frase più importante pronunciata da Emilio Longo nel post gara di Catania. Al di là delle disamina tecnica della partita di Coppa Italia nella quale il Crotone è uscito sconfitto ai rigori, l’attenzione è infatti al campionato ed al contemporaneo mercato che resta aperta fino al termine del mese e potrebbe portare, per tutte le squadre, cambiamenti di organico imprevisti e imprevedibili.
Il discorso di Longo in sala stampa a Catania è partito proprio dalla prestazione di Guido Gomez che è nel mirino della squadra etnea: “La prestazione di Guido – ha detto Longo – è una prestazione importante. Non credo che sia un calciatore soltanto nelle mire del Catania. È uno degli attaccanti più importanti della Serie C, quindi credo che farebbe gola a tutti. Noi proveremo a tenerlo salvaguardando ovviamente la progettualità e anche l’aspetto economico finanziario del progetto. Ad oggi ce lo teniamo stretti. Guido è emblema in questa situazione, porta la fascia di capitano con rispetto enorme e mi auguro che dal 31 agosto sia ancora un calciatore del progetto”.

Il calciomercato

Il tecnico del Crotone risponde anche sui problemi che il calciomercato crea mentre si comincia la stagione agonistica: “Io credo che tutti gli addetti ai lavori vorrebbero calciatori con la testa rivolta soltanto alla propria squadra. Penso che è troppo anomalo lavorare con tutto questo periodo di mercato. Non so a chi si dia vantaggio, a quale componente del mondo del tattico. Posso pensare agli agenti, ma non credo che ci sia un vantaggio. Io penso e sogno la possibilità di iniziare la preparazione o, diciamo due settimane dopo la preparazione con la squadra in mercato chiuso. Quest’anno ho ragazzi sani con i quali abbiamo fatto un ragionamento alla mia prima giornata di allenamento: io sapevo che parecchi potevano andare via, ma a tutti ho dedicato il massimo di attenzioni affinché loro ricambiassero con la disponibilità. Ed è questo quello che è successo. Perché anche questa sera la squadra è uscita con applausi da parte della Curva e anche da parte della tribuna è perché c’è stata la disponibilità da parte della squadra totale. Oggi anche noi possiamo dire che siamo un cantiere aperto, però mi piace rimarcare il fatto che chiunque scende in campo, che fosse per la prima o per l’ultima volta all’interno di questa stagione, lo fa dando il massimo Ovviamente credo che sarebbe molto meglio diminuire questo spazio di mercato, perché non aiuta nessuno.

La prestazione

Riguardo alla prestazione contro il Catania l’allenatore ha spiegato: “La squadra secondo me ha fatto bene, ha palleggiato discretamente, potevamo approfittare di più della mancanza di pressione a uomo contro uomo che poi è arrivata dopo il sessantesimo e quindi alcune volte abbiamo fatto un palleggio stucchevole. Però il Crotone, per quanto mi riguarda, è stato un protagonista in campo, ha provato a fare la partita, a tratti ci è riuscito in altri momenti, poteva essere un po’ più cinico per chiudere: ci sono un palo ed una traversa che gridano vendetta da un punto di vista prettamente sportivo. Noi siamo soddisfatti della prestazione, dispiaciuti per il non passaggio del turno sappiamo che dobbiamo lavorare, da qui all’inizio del campionato abbiamo ancora una settimana e sicuramente in questa settimana continueremo nella crescita proprio in termini di consapevolezza del progetto dato da parte del gruppo squadra. Ovviamente se questa è la strada che percorreranno i miei ragazzi, il nostro cammino ci vedrà protagonista.

Dove migliorare

Entrando di più nella disamina del gioco, Longo sottolinea: “Dobbiamo ancora affinare le competenze difensive quando usciamo palla a piede. Probabilmente abbiamo lasciato molto la costruzione, ma ce l’ha lasciata la squadra avversaria, nostri due difensori centrali e al portiere. Quindi è lì che dobbiamo sicuramente crescere nel fare qualche filtraggio in più e di essere più bravi invece a non forzare la giocata perché in un paio di situazioni abbiamo forzato e abbiamo preso una ripartenza a squadra aperta. Questo sta nelle corde di una squadra che deve trovarsi. Quando troveremo squadre che si chiuderanno non dobbiamo avere fretta, dobbiamo avere la capacità di leggere gli spazi, di farlo in modo continuo all’interno della partita. E’ su questo che dobbiamo crescere nel reparto della prima costruzione ma quando parlo di reparto e prima costruzione parlo dell’intera squadra”.

 

 

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