Serie c

Crotone un debutto coi fiocchi: Vitale e Tumminello affondano l’Altamura fotogallery

Una produzione convincente, per personalità, qualità, idee. C’è tanto del nuovo corso di Emilio Longo nel successo rifilato all’Altamura.

Crotone-Team Altamura 2-0

CROTONE – Il biglietto da visita offerto alla platea è un invito che espone ricerca della bellezza, ferocia, e soprattutto praticità. Un insieme di contenuti intriganti che il Crotone ha esposto nella sua prima uscita in campionato.
Una produzione convincente, per personalità, qualità, idee. C’è tanto del nuovo corso di Emilio Longo nel successo rifilato all’Altamura. Una identità subito marcata, nitida, cristallina. Che non ha lasciato scampo alla matricola pugliese, con il risultato già congelato nella prima frazione e gestito in assoluta sicurezza nella seconda parte.
Un battesimo di spessore, dunque, e non era affatto scontato. Certo, il torneo è ai primi vagiti e serviranno altre verifiche, per solidificare le sensazioni offerte all’esordio. Ma intanto partire col piede giusto era l’imperativo della serata, e la missione è stata raggiunta ottenendo il gradimento globale del pubblico.

Le scelte di Longo

Il 4-2-3-1 brand di Longo trova spazio nella prima allo Scida, e anche la scelta degli uomini ricalca idee e concetti del coach, che conferma l’assetto che ingloba sia Gomez che Tumminello, con il numero 93 che opera qualche metro dietro al compagno, allineandosi con Vitale e Spina in quota trequarti, ma con licenza di alzarsi e interscambiarsi riempiendo l’area ‘nemica’. In mezzo al campo i due guardiani Vinicius e Gallio, all’esordio dal primo minuto, conferiscono dinamismo e anche qualità. In difesa il quartetto davanti a Sala operano Cargnelutti e Di Pasquale con Rispoli e Giron a presidiare le corsie esterne.

Uno-due letale

Le intenzioni del nuovo corso aprono immediatamente una breccia in uno start che vede il Crotone pimpante e determinato, ma soprattutto con un’identità già marcata. Aggressione feroce e break improvvisi costringono l’Altamura all’affanno, e dopo aver avvisato i pugliesi delle proprie volontà, il Crotone trova presto le vie costruite sul progetto. L’affondo che apre la sfida è quello che vede Tumminello nelle vesti di assistman, delizioso nella verticalizzazione che manda in porta Vitale, abile ad anticipare il portiere, aggirarlo e infilarlo col sinistro.
Una rete da spellarsi le mani, ma l’urlo dello Scida si replica due minuti dopo, con il raddoppio confezionato in prima persona da Tumminello, bravo a scaraventare in porta una difettosa difesa pugliese, messa in affanno dall’avvolgente affondo dei rossoblù che si conclude, appunto, col bis.
Sul cuscinetto confortevole del doppio vantaggio, il Crotone gestisce il match a piacimento, alzando il ritmo con i tempi e automatismi interessante, e all’occorrenza anche abbassando i giri del motore. La supremazia è assoluta, e il bottino sarebbe potuto essere anche più corposo, con la clamorosa occasione sciupata da Tumminello, stoppato dall’ex Gigliotti mentre calciava un rigore in movimento.

Il secondo tempo

C’è subito una novità nel Crotone che sbuca dagli spogliatoi dopo l’intervallo: Silva rileva Spina, occupando le stesse zolle di campo del compagno. Il copione resta identico, con i rossoblù che coordinano le operazioni e l’Altamura che si difende provando sporadicamente ad affacciarsi dalle parti di Sala. Il brivido lo procura proprio l’ex Gigliotti che su calcio piazzato dal limite scheggia il palo. E’ l’ultima palla giocata dal francese, bersagliato dalla Curva per essere indicato tra i maggiori indiziati dell’ammutinamento dello scorso campionato.
L’allenatore ospite comprende il disagio del giocatore e lo richiama in panchina. Il ritmo in questa fase perde quota, anche per il caldo che nonostante l’ora si fa sentire tanto che il cooling break è accolto con sollievo dai giocatori.
L’ultimo spezzone di gara è caratterizzato dai cambi, con Longo che ne opera un tris simultaneo inserendo Schirò per Vinicius, Ovizsach per Vitale e D’Aprile per Di Pasquale. Ma risultato e giudizio sono già in ghiaccia. E se chi ben comincia è a metà dell’opera, il Crotone ha scelto la strada giusta.