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Crotone-Trapani, la delusione di Longo: “La squadra ha paura, e non capisco perchè. Assenze pesanti, ma niente alibi” fotogallery

Con l'esordio contro l'Altamura che pare già un lontanissimo ricordo. Emilio Longo incassa il secondo ko della sua gestione e riflette sulle cause che hanno generato il secondo scivolone.

CROTONE – Deluso e per certi aspetti anche incredulo. Non si aspettava di trovarsi di fronte a criticità così vistose al terzo atto del campionato. Con l’esordio contro l’Altamura che pare già un lontanissimo ricordo. Emilio Longo incassa il secondo ko della sua gestione e riflette sulle cause che hanno generato il secondo scivolone. Assenze, paure, insicurezze. Tanti elementi e dubbi che avvolgono l’allenatore, alle prese con la prima mini-crisi stagionale.

“Non so se ce la dovevamo aspettare o meno questa situazione, ma avevo comunque messo in conto evenienza e sono pronto a fronteggiarla. Ci sono anche cose buone da portarsi dietro, ma evidentemente altre che bisogna eliminare. Di sicuro a questa squadra non è mancato il carattere, perchè una squadra senza questo non finisce con l’intensità con cui abbiamo concluso la partita. Piuttosto bisogna capire come mai la squadra abbia paura, perchè come a Cava, anche stavolta dopo i primi ottimi venti minuti, la squadra avuto timore e ha sofferto l’avanzata dei siciliani, non riuscendo più a fronteggiare la loro fisicità e soffrendo sul corto”. L’alibi delle assenze potrebbe offrire un assist, ma lo stesso Longo, pur sottolineando il peso di certe defezioni, non si aggrappa a questo: “Naturalmente perdere contemporaneamente giocatori come Gomez, Tumminello e anche Vinicius, che non avrebbe dovuto neppure fare i venti minuti finali, è un contrattempo non da poco. Ma ho giocatori di grande valore e disponibilità che hanno provato a dare il massimo. Alcuni potevano fare di più, ma l’impegno c’è stato. Certo, leggendo la distinta tra questa sera e contro l’Altamura possiamo dire che eravamo due squadre diverse, ma non vuol dire che abbiamo perso per le assenze, però è giusto sottolineare che certi giocatori sono difficilmente sostituibili”.

In sostanza il Crotone è alle prese con le prime difficoltà del torneo, e Longo usa una metafora ciclistica per rendere l’idea: “Siamo di fronte alle prime montagne della stagione, e ora dovremo fare la parte degli scalatori. Non siamo una squadra da volata, per cui ora vedremo cosa saremo capaci di tirare fuori dopo queste due sconfitte, e se queste esperienze negative ci serviranno per crescere. C’è da lavorare ma c’è anche tanta fiducia. Ma dobbiamo recuperare leggerezza nel fare le cose, togliendo via quella paura ingiustificata che ci sta facendo perdere le nostre sicurezze”.

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