CROTONE – Falso in bilancio. Per questa accusa sono indagati dieci tra attuali ed ex dirigenti di Congesi, il consorzio di 14 comuni che gestisce la fornitura idrica in provincia di Crotone. Nei loro confronti il sostituto procuratore Alessandro Rho, ha emesso un decreto di perquisizione che è stato eseguito dalla Guardia di finanza di Crotone.
Gli indagati sono: Claudio Liotti (presidente di Congesi); Maria Riccio e Arturo Zizza (attuali componenti del cda), Damiano Falco (revisore dei conti), Michele Liguori (direttore amministrativo), Lucia Bossi, Vincenzo Capozza, Giovambattista Scordamaglia e Francesco Benincasa (ex componenti del cda), Maria Teresa Scerbo (ex revisore contabile).
L’indagine riguarda i bilanci dal 2016 al 2022 che “rappresentano al loro interno fatti materiali non corrispondenti al vero, ciò con peculiare riferimento al valore dei crediti iscritti al bilancio”.
Il sostituto procuratore rileva una “evidente distonia tra il valore – sempre crescente – dei crediti appostati nei bilanci ed il contenuto delle relazioni dell’organo di gestione dell’ente e dei revisori contabili allegati ai bilanci depositati”.
L’indagine è stata rivelata dal decreto di perquisizione immediatamente dopo la sentenza sul crack della Soakro, la società partecipata dai comuni crotonesi al cui posto è subentrato proprio Congesi.
Anche per questo nel decreto il pm Rho scrive chiaramente che nella vicenda di Congesi “si registra uno stato di sostanziale continuità” con quella di Soakro anche per la presenza tra gli attuali indagati di persone che sono state condannate martedì 10 settembre scorso. Tra loro Michele Liguori (6 anni), Francesco Benincasa (sindaco di Strongoli, condannato a due anni).
La guardia di finanza ha proceduto a perquisire la sede di Congesi con il contestuale sequestro di documenti contabili, mail tra dirigenti e sistemi informatici.
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