Serie c

Serie C, il Crotone rialza la testa e riprende la marcia liquidando la pratica Messina fotogallery

La risposta è servita. E il Crotone può riprendere la marcia dopo due stop imprevisti e carichi di rimpianti. Contro il Messina la squadra di Longo incassa quel successo che aveva assaporato nell’esordio contro l’Altamura, adoperando simili modalità, con la griffe di due dei giovani più attenzione e dal potenziale tutto da gustare.

Generico settembre 2024

La risposta è servita. E il Crotone può riprendere la marcia dopo due stop imprevisti e carichi di rimpianti. Contro il Messina la squadra di Longo incassa quel successo che aveva assaporato nell’esordio contro l’Altamura, adoperando simili modalità, con la griffe di due dei giovani dal potenziale tutto da gustare: Oviszach e Silva, a bersaglio una volta per tempo, a suggellare una prova collettiva di buona fattura, con evidenti migliorie da apportare ma con la consapevolezza di aver fornito una risposta importante sul piano caratteriale e della personalità. E per buoni tratti anche su quello della qualità esposta. Per il Messina niente scampo nonostante la volontà mostrata, non andata però oltre qualche timida incursione dalle parti calabresi. Poco per mettere in discussione un risultato blindato nella seconda parte, e che riaccende il cammino del Crotone.

Tante le novità nelle scelte che Longo opera contro il Messina. Chiaro l’intento di lanciare un segnale, un monito che recida la spirale del doppio ko contro Cavese e Trapani. Anzitutto Gomez, recuperato in extremis e tornato ad occupare la postazione offensiva nemica. Ma le novità sono anche altrove, e comprendono anche la rivisitazione dell’assetto che in fase di possesso è un 4-1-4-1 di stampo offensivo e che si trasforma in 4-2-3-1 quando la sfera è nei piedi avversari. Tra i pali fiducia a D’Alterio, già all’opera nello scorso torneo e preferito a Sala, non apparso sicuro e solido nelle ultime due occasioni. In difesa accanto a Cargnelutti c’è la conferma di Armini mentre a destra spazio al giovane Guerini per il più esperto Rispoli, in ossequio a quanto anticipato da Longo in conferenza prepartita. Gallo occupa invece il ruolo di unico riferimento davanti la difesa, mentre alle spalle di Gomez agiscono Vitale e Silva, supportati ai lati da Spina e Oviszach, anch’egli titolare nell’ottica del ‘ringiovanimento’ annunciato dall’allenatore. Insomma, una mini-rivoluzione negli uomini e nell’assetto che ha l’intento di mutare registro ma anche di vedere all’opera, coinvolgere e responsabilizzare tutta la truppa.

Il premio alle scelte arriva anche abbastanza presto, e la firma è di Oviszach, una delle soluzioni a sorpresa. Il numero 7 capitalizza un’azione corale originata da Spina che col sinistro pesca al centro Gomez, bravo nel ‘velo’ che smarca Silva, altrettanto pronto nel liberare alla conclusione l’esterno con un piattone sul palo lungo che supera l’estremo difensore peloritano. L’assetto, ma anche l’atteggiamento frutta un vantaggio che il Crotone si costruisce con un buon impatto sul match per intensità, idee e applicazione. Il vantaggio galvanizza i rossoblù, che costruiscono potenziali ribaltoni sciupati per errori di misura nell’ultimo passaggio, con la zona presidiata da Spina particolarmente sollecitata grazie alla elettricità del vivace esterno autore degli spunti più interessanti. Anche il Messina prova a seminare il panico, ma ci riesce di rado e senza procurare particolari ansie per la porta di D’Alterio.

Il secondo tempo presenta un canovaccio piuttosto schiaro, con il Crotone che prova a controllare abbassando i giri del motore e il Messina che tenta di scardinare il dispositivo rossoblù, che piuttosto rischia di farsi del male da solo quando l’ostinazione di portare palla produce qualche rischio gratuito. Ma la palla più pericolosa la produce il Crotone e parte dal solito Spina che imbecca sul palo lungo Oviszach che impatta di testa ma vede respinto sulla linea il suo tentativo. La girandola dei cambi spezza il ritmo, con Longo che tenta la doppia carta Schirò e Stronati. L’assetto torna al più classico 4-2-3-1 con i due neoentrati che si piazzano in mezzo al campo, lasciato vacante da Gallo. Il ritmo della partita non decolla e il punteggio resta in bilico, fin quando arriva la magia di Silva che raccoglie con un delizioso controllo la palla recapitatagli da Ovizsach, ubriaca l’avversario col mancino e successivamente si coordina per un mancino da urlo che accarezza il palo e finisce alle spalle del portiere siciliano. Gli avvicendamenti continuano e Longo dà spazio a Rojas e Kolaj che rilevano rispettivamente Oviszach e Vitale.

Il finale è sul velluto, col Crotone che governa in scioltezza e porta a casa un successo dal peso specifico gigantesco in chiave classifica ma soprattutto sul piano delle certezze, personalità, autostima ed entusiasmo.

 

CROTONE 2
MESSINA 0

Marcatori: 18’pt Oviszach (C), 27’st Silva (C)

Crotone: D’Alterio; Guerini, Cargnelutti, Armini, Giron; Vitale (34’st Rojas), Gallo (23’st Schirò), Silva; Spina (23’st Stronati), Gomez (43’st Chiarella), Oviszach (34’st Kolaj). A disp. : Sala, Martino, Di Pasquale, D’Aprile, Rispoli, Vinicius, Groppelli, Cantisani, Aprea, Kostadinov. All. Longo
Messina: Curtosi; Lia, Manetta, Marino, Salvo (18’st Ortisi); Pedicillo, Anzelmo (18’st Petrucci), Garofalo (35’st Mamona); Anatriello, Luciani (18’st Re), Petrungaro (35’st Petrungaro). A disp. : Krapikas, Di Bella, Ndir, Rizzo, Adragna, Morleo, Frisenna. All. Modica

Arbitro: Turrini di Firenze
Ammoniti: Lia (M), Guerini (C), Ortisi (M)
Spettatori: 3.822