Pubblicato bando

Lingua blu ed altre epidemie, dalla Regione 5 milioni per ripristino allevamenti

Regione Calabria corre in aiuto degli allevatori che hanno perso i capi di bestiame in questi mesi a causa di varie malattie tra cui anche la lingua blu la cui epidemia è esplosa di recente nel crotonese

Cinque milioni e procedure semplificate per il ripristino degli allevamenti colpiti da epizoozie e zoonosi. La Regione Calabria corre in aiuto degli allevatori che hanno perso i capi di bestiame in questi mesi a causa di varie malattie tra cui anche la lingua blu la cui epidemia è esplosa di recente nel crotonese.
È quanto prevede il bando pubblicato sul portale www.regione.calabria.it (sezione Dipartimento Agricoltura). Il bando riguarda gli allevamenti colpiti da epizoozie (diffusione di una malattia infettiva, in un territorio più o meno esteso, a un gran numero di animali della stessa specie o di specie diverse) e zoonosi (malattie causate da agenti trasmessi per via diretta o indiretta, dagli animali all’uomo. Gli agenti responsabili delle zoonosi comprendono batteri, virus, parassiti, miceti e altre entità biologiche).
Le domande potranno essere inserite in piattaforma fino alle ore 16 del 31 ottobre prossimo. La dotazione finanziaria per l’attuazione del bando per l’anno 2024 è fissata in 5 milioni di euro, con un contributo di importo massimo fissato a 200.000 euro, al fine di favorire l’accesso di un numero adeguato di beneficiari.
Gli investimenti saranno ammessi esclusivamente nei limiti di ripristino della capacità produttiva esistente prima del fenomeno calamitoso oggetto d’intervento, con esclusione dunque dei mancati redditi per la perdita di produzione o di qualsiasi altra forma di aiuto al funzionamento. Inoltre, la sovvenzione sarà indirizzata esclusivamente all’acquisto di bestiame in sostituzione per il ripristino delle capacità produttive aziendali.

“Negli ultimi anni – ricorda l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo in una nota – la Calabria ha subito una recrudescenza delle malattie infettive soggette a profilassi obbligatorie degli animali da reddito, con conseguente ricorso agli abbattimenti obbligatori contemplati per il controllo e l’eradicazione della peste suina africana, oltre che in caso di tubercolosi, brucellosi bovina e bufalina, brucellosi ovi-caprina, leucosi bovina enzotica”.
“Eventi diversi, tutti causa di gravi danni al patrimonio zootecnico – è detto nella nota della Regione – dal momento che gli indennizzi sono solo parziali e impediscono, o comunque rallentano, la ricostituzione del patrimonio iniziale. Inoltre, per poter reintrodurre capi in allevamento è necessario che questi abbiano preventivamente riacquisito la qualifica sanitaria di ufficialmente indenne, il cui ottenimento necessita di tempi tecnici lunghi, con effetti negativi sulla situazione economica degli allevatori”.
“Da qui la scelta – sottolinea ancora l’assessore Gallo – di tagliare i tempi di intervento semplificando le procedure burocratiche, con il ricorso alla piattaforma bandi di Fincalabra, che consentirà di snellire in maniera significativa l’istruttoria delle istanze e della concessione dei contributi”.

 

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