Il 20 settembre

Premio ‘Dodò Gabriele’ ai giornalisti in prima linea contro la criminalità

La consegna all'istituto Ciliberto-Lucifero di Crotone nell'anniversario della morte del bambino rimasto ucciso in un attentato di mafia

Dodò gabriele

CROTONE – Sarà dedicata all’impegno dei giornalisti nel contrasto alle mafie la terza edizione del Premio al merito “Dodò Gabriele” che si svolgerà il prossimo 20 settembre alle ore 10 presso l’aula magna dell’istituto superiore “M. Ciliberto – A. Lucifero” in via Carducci a Crotone.
L’iniziativa è organizzata dall’associazione “Dodò Gabriele” nella ricorrenza del quindicesimo anniversario della scomparsa di Domenico Gabriele stroncato a undici anni per mano della ‘ndrangheta. Dodò, il 25 giugno del 2009, venne ferito gravemente mentre giocava a calcetto; il bambino morì il 20 settembre. Da quel giorno i genitori, Giovanni Gabriele e Francesca Anastasio, sono diventati testimoni dell’antimafia trasformando la loro tragedia in messaggio di speranza e di rinascita. Oltre a portare la loro testimonianza in giro per le scuole d’Italia, Giovanni e Francesca hanno istituito un premio intitolato al loro bambino che viene riservato a chi si schiera in prima linea contro la ’ndrangheta.

“In questa edizione – spiega Francesca Anastasio, mamma di Dodò e presidente dell’associazione dedicata al figlio – vogliamo celebrare la memoria di Dodò nel riconoscere il fondamentale apporto nel contrasto alle mafie di molti giornalisti. Donne e uomini coraggiosi che sfidano la criminalità organizzata con le armi della parola e della conoscenza, con il comune obiettivo di alzare la voce contro la violenza, l’intimidazione e l’omertà. Sarà nuovamente l’occasione per ribadire l’urgenza di un rinnovato coinvolgimento di tutti noi nel contrasto alle mafie e corruzione attraverso comportamenti e scelte coerenti con questo impegno”.
Le personalità alle quali sarà consegnato il “Premio al Merito Dodò Gabriele” per l’anno 2024 sono:
Lirio Abbate giornalista d’inchiesta. Si occupa da anni di criminalità organizzata e dei suoi rapporti con la politica e l’economia. Sotto scorta dal 2007 per le minacce di morte ricevute e gli attentati subiti;
Michele Albanese giornalista, lavora per Il Quotidiano del Sud e collabora con varie testate giornalistiche. Si occupa di cronaca e giudiziaria. Sotto scorta dal 2014 per le minacce di morte ricevute dalla ‘ndrangheta;
Angela Caponnetto inviata per Rainews24. Ha seguito i principali casi di cronaca nazionali e si è occupata delle infiltrazioni mafiose in vari settori dell’economia e nella nella gestione dei centri di prima accoglienza dei migranti;
Giulio Cavalli scrittore e autore teatrale, dal 2007 vive sotto scorta a causa del suo impegno contro le mafie. Collabora con varie testate giornalistiche e ha pubblicato diversi libri d’inchiesta;
Pietro Comito cronista giudiziario e d’inchiesta e conduttore televisivo, autore di documentari e format sulla ‘ndrangheta, i suoi intrecci con le altre mafie, i fenomeni che l’hanno trasformata nella holding criminale più potente e ramificata nel mondo;
Bruno Palermo giornalista e scrittore, autore di scritti di impegno civile. Attento osservatore e divulgatore dei fenomeni mafiosi sia interni che esterni alla propria regione che documenta e denuncia.
Nella stessa giornata, alle ore 17.00, sarà celebrata una Santa Messa in memoria presso la chiesa di Santa Rita.